«La chiede l’Europa ed una priorità del Paese, eppure la tanto attesa riforma fiscale si fa ancora attendere. Le recenti analisi economiche inducono ad una riflessione sulle misure da prendere per tenere insieme i conti del Paese che ha incrementato le uscite per tenere in vita famiglie e imprese, categorie, queste ultime due, che oggi sembrano godere di una provvista economica importante, una liquidità cresciuta come non era mai accaduto prima. Dopo l’impegno a presentare un disegno di legge in parlamento entro il 31 luglio scorso, a distanza di un mese siamo ancora in attesa che le troppe anime della maggioranza, trovino una quadra. Il punto di equilibrio va trovato oggi, nella riforma fiscale, che va fatta presto, bene e con coraggio, ispirata alla progressività ed equità. Dalla riforma del Catasto alla revisione dell’Irpef, passando per cartelle esattoriali e regimi fiscali equi: c’è ancora molto da fare e questo è il momento di redistribuire la ricchezza. Se non si farà questo, mettiamo a rischio i fondi del Recovery e la funzionalità stessa del Paese, che non sarà più in grado di erogare servizi. E’ una necessità che può trasformarsi in una occasione storica, se fatta in maniera organica e complessiva: il rischio concreto è che si trasformi in un tabellone in cui ogni anima della maggioranza metterà la sua bandierina con un risultato finale molto al ribasso rispetto alle reali necessità». E’ il commento del presidente di CAF Cia Alessandro Mastrocinque.