“È un’iniziativa di solidarietà per non dividersi – dice Gianni Nigro, coordinatore regionale Cgil Vigili del fuoco del Piemonte – Nel nostro lavoro essere uniti è vitale, operiamo in situazioni di emergenza e abbiamo bisogno di unità. Una divisione anche solo in mensa può creare eventuali problemi sul campo”
“Non ci piace sentirci dire che siamo lavoratori diversi ma in alcuni casi lo siamo, come in questo, per articolazione di orario e di lavoro – aggiunge Nigro – Il nostro turno è di 12 ore, spesso sotto sforzo quindi abbiamo bisogno di un giusto apporto calorico. Inoltre il momento del pranzo non è una pausa, perché se ‘suona la partenza’ non è importante che tu abbia finito o solo iniziato, vai subito sull’intervento. In più ci cambiamo insieme nelle camere dove, di notte, possiamo riposare alcuni minuti. L’unità è fondamentale. Se fosse stato obbligatorio il vaccino per la nostra categoria sarebbe stato un discorso diverso, ora non lo è e non capiamo il senso di dividere”.
Una situazione che, secondo il sindacato, ha già avuto conseguenze: “Nei giorni scorsi – segnala ancora il coordinatore Cgil del Piemonte – i nostri uomini da Torino sono andati in Calabria per aiutare i colleghi a domare gli incendi. Parliamo di giornate di 16 ore di lavoro. Tornando avevano chiesto di fare tappa una notte a Roma, ma nella sede centrale di Capannelle non li hanno fatti fermare perché uno di loro non aveva il Green Pass”.