Nell’ambito della mostra “La Venezia di Tintoretto” sarà ospitata la prestigiosa collezione di Elio Dal Cin. I pezzi del noto antiquario vennero descritti dal grande Beppo Maffioli e furono “protagonisti” della trasmissione “Campanile sera”
La sua collezione di rame è citata nel catalogo del “Das Rote Gold Museum” di Monaco di Baviera. Tre pezzi della collezione vennero richiesti dal “Victoria e Albert Museum” di Londra nel 2006 in occasione della mostra della cucina veneta del ‘500. E, nel 1961, la popolare trasmissione Rai “Campanile Sera” condotta da Mike Bongiorno ed Enzo Tortora effettuò un servizio sul collezionista di Treviso Elio Dal Cin e suoi 1100 pezzi di rami veneti che vanno dal diciassettesimo al diciannovesimo secolo. Elio Dal Cin morì nel 1963 ed il figlio Florio, imprenditore coneglianese, che conserva con amore la collezione ha pubblicato più di 3000 copie sulla collezione di “Rami veneti e veneziani” del padre, copie distribuite alle biblioteche, musei e Comuni del Veneto. E di questa meravigliosa collezione se ne occupò anche una penna sopraffina, quella dello scrittore ed enogastronomo Giuseppe Maffioli con un ampio articolo su “La Cucina italiana”. «Appesi ai travi vediamo dei magnifici secchi da acqua, sbalzati e bulinati, e cuccume per tutti gli usi, dalle grandissime con becco a collo di cigno, con cui i contadini andavano nelle case a vendere il latte, alle più piccole per il caffé e a quelle tondeggianti per frullare la cioccolata. E poi stampi, pesci e grappoli d’uva» scriveva mezzo secolo fa il Beppo. Il Museo di palazzo Mocenigo a Venezia ospiterà nel contesto della mostra “La Venezia di Tintoretto” dal 7 settembre al 10 gennaio 2019, le collezioni di Elio Dal Cin: oggetti di rame, ottoni e stoffe di varie epoche dal Seicento all’Ottocento.