Ammiccano, fanno battute da quattro soldi, levano e tolgono la parola agli ospiti come gli conviene, lanciano la sacra pubblicità che, essendo di Cairo e su La7 è di sinistra e non si può sforare. Strapagati, stratutelati, stra-imparentati…
…dall’altra parte braccianti sfruttati di tutte le etnie, ridotti a figuranti dai “cialtroni da studio”, persone dignitose, intelligenti, che parlano un buon italiano e raccontano la pura verità e se aggiungono qualcos’altro che non collima col “copione da studio” gli si tronca la parola…I cialtroni sbuffano e sudano e motteggiano penosamente, seccati di non essere, invece che nel politicamente corretto -fin nelle intercapedini- studio di La7, a Capalbio o a Capri a rendere omaggio, con famiglie al seguito, a qualche capo-cialtrone, magari ex-presidente della Repubblica o Corte costituzionale. Riconducono ogni discorso al “triste conveniente” che indirizza ogni loro azione, bacchettano dissidenti, storcono la boccuccia di fronte all’atomo inclinato che mette in dubbio le loro rigidità intellettuali cedevoli a ogni compromesso, fingono compunzione o sdegno o fede nel sol dell’avvenire finché cala il gong, e poi vanno a magnà, alla faccia…
Il sogno è questo: loro nei campi del foggiano, a raccogliere pomodori dall’alba al tramonto, e poi via nelle baracche stipati nei furgoni tenuti insieme con lo spago. E uno, due, tre braccianti “in onda” su La7, a raccontarci di loro, a fare domande vere agli ospiti in studio, a stupirsi con sincerità, a indignarsi davvero. E, alla fine, a riscuotere i ricchi cachet da Cairo e a dormire, per qualche notte almeno, nelle dimore di Parenzo e Telese. HomeForHome, occhio per occhio dente per dente, addavenì.