(ANSA) – CATANIA, 27 SET – E’ diventata definitiva la
sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste
nei confronti di Matteo Salvini che era imputato per sequestro
di persona per i tempi di sbarco nel luglio del 2019 di 131
migranti dalla nave Gregoretti, della Guardia costiera italiana,
nel porto di Augusta, nel Siracusano. Emessa il 14 maggio scorso
dal Gup Nunzio Sarpietro, nell’aula bunker del carcere di
Bicocca, a conclusione dell’udienza preliminare, la sentenza non
è stata appellata dalla Procura generale di Catania e i termini
per un ricorso in Cassazione, che le parti civili non possono
presentare, sono scaduti. La notizia è stata confermata all’ANSA
dal legale dell’ex ministro, l’avvocato Giulia Bongiorno.
Quella del Gup di Catania è stata una decisione di natura
opposta a quella adottata dal Gup di Palermo che, per il caso
Open Arms, lo ha rinviato a giudizio, con un processo che è già
pendente.
Per il Gup Sarpietro non c’è stato alcun sequestro di
persona, né abuso, condividendo la tesi della Procura e della
difesa. In aula il Pm Andrea Bonomo aveva ribadito che l’allora
ministro dell’Interno “non ha violato alcuna convenzione
nazionale e internazionale”, le sue scelte sono state “condivise
dal governo” e la sua posizione “non integra gli estremi del
reato di sequestro di persona”. Una ricostruzione contestata
dalle parti civili: AccoglieRete, Legambiente. Arci e una
famiglia di migranti che era a bordo della Gregoretti che
avevano auspicato un ricorso in Cassazione della Procura
generale di Catania. (ANSA).
Fonte Ansa.it