Quando il suo Doberman morì, ormai 15 anni fa, Ralf Hendrichs, tedesco di 66 anni, si sentì distrutto. E fu ancora più devastato quando venne a sapere che il corpo del suo amico a 4 zampe sarebbe finito in un tritacarne pubblico insieme a quelli degli animali da fattoria e alle carcasse raccolte lungo la strada. “Piansi per giorni”, ha raccontato all’agenzia France Presse, ricordando quel brutto periodo.
Tale fu la tristezza che Hendrichs decise che nessuno nella zona avrebbe dovuto rivivere quell’esperienza. In che modo? Aprì un cimitero per animali domestici nella sua città, Teltown, poco distante da Berlino. E in quel cimitero da 10 mila metri quadri, Hendrichs non solo garantisce oggi un riposo per gli amici a 4 zampe, ma offre anche sostegno e conforto ai loro padroni.
Il Paradiso degli animali
Aperto nel 2003 il “Paradiso degli Animali” – questo il nome della struttura – è passato dalle 120 sepolture del primo anno alle 4.000 circa del 2017 e del 2018. In tutta la Germania esistono 120 cimiteri e 26 forni crematori per animali, ma il Paradiso degli Animali è l’unico che offre entrambe le soluzioni. Ogni tomba costa 180 euro per due anni, cui vanno aggiunti 120 euro per la sepoltura. La cremazione invece va dai 105 ai 370 a seconda della grandezza dell’animale.
Poi ci sono servizi extra, come lo stampo con l’impronta dell’amico defunto o il diamante creato dalle ceneri di Fido o Micio dal costo di 2,500 euro. Ma Hendrichs ci tiene a sottolineare che il suo progetto è molto più che semplice business. Nel Paradiso degli animali ci sono scatole di fazzoletti ad ogni angolo, candele da accendere e persino dei veterinari-psicologi che offrono sostegno a chi ha subito la perdita. Per Ralf Hendrichs tutto ciò, però, non è abbastanza, e il prossimo passo è quello di offrire alle persone la possibilità di essere sepolte con i propri amici pelosi. “Abbiamo avuto molte richieste di questo tipo negli ultimi anni”, ha spiegato all’AFP.
Quasi la metà dei tedeschi ha un animale domestico
In Germania su 80 milioni di abitanti, 34,4 milioni possiede un animale domestico, il 45% in più rispetto a 10 anni fa, secondo i dati forniti dai produttori di pet food. E non sono solo gli anziani a godere della compagnia di un cane o un gatto. Moltissimi sono i professionisti, uomini e donne in carriera e single che, una volta a casa, desiderano prendersi cura di un amico a 4 zampe.
Secondo il rapporto Assalco-Zoomark 2018, in Italia il numero degli animali domestici ha pareggiato quello degli abitanti: 60 milioni 400 mila contro 60,57 milioni di persone. Tra gli amici a 4 zampe, e non solo, ci sono: 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccelli, 3 milioni di piccoli mammiferi e rettili, 7 milioni di cani e 7,5 milioni di gatti.
Una nuova legge per i cimiteri per animali
Una proposta di legge depositata qualche giorno fa dalla Lega definisce le regole per l’inumazione, la dispersione delle ceneri e le regole per gli operatori funebri. E inserisce tra le novità anche i cimiteri “per gli animali domestici e di affezione”. Ad oggi, dopo aver compilato le pratiche burocratiche, si aprono 4 strade per dare un degno addio al nostro migliore amico:
• Chi dispone di un giardino oggi può seppellirlo lì, a patto che l’animale non sia morto per infezione. Il rischio è che il processo di decomposizione possa inquinare le falde acquifere.
• La seconda possibilità è quella di portare il corpo dell’animale domestico dal veterinario, che provvederà, a sua volta, a recapitarlo presso una delle ditta incaricate della cremazione dei cadaveri. In questo caso ci sarà da pagare una quota di smaltimento stabilita dalla ditta. Ma siccome in questo caso il nostro cane o gatto viene cremato insieme ad altri animali, non è possibile chiedere la restituzione delle ceneri.
• È possibile, invece, avere indietro le ceneri se lo si porta ad un centro di cremazione singola
• Infine è possibile seppellire il nostro amico a quattro zampe in un cimitero per animali, presentando il certificato di morte firmato dal veterinario. Il prezzo da pagare non è proprio economico ma, in cambio, si può ottenere una tomba ed un orario di visita per cinque anni, dopodiché il corpo dell’animale domestico viene gettato in una fossa comune per recuperare spazio.
Il cimitero per animali ‘Casa Rosa’ di Roma
I cimiteri per animali più famosi in Italia
• Casa Rosa – Roma
Aperto nel 1923, Casa Rosa, in zona portuense a Roma, è il più antico cimitero per animali d’Italia. Creata da padre dell’attuale proprietario, Luigi Molon, questa area ospita non solo cani e gatti ma anche animali d’affezione meno domestici ma altrettanto meritevoli di sepoltura. Lui stesso, per primo, ha voluto seppellire il cavallo che lo ha accompagnato nella sua infanzia. Ma l’idea gli venne da una richiesta di Benito Mussolini di poter seppellire li la gallina domestica con cui giocavano i suoi figli. Nel cimitero sono sepolti anche altri animali dal ‘cognome’ famoso: il cane di Sandro Pertini e i gatti di Anna Magnani.
• Il “Fido custode” – Milano
Non ha gli anni della Casa Rosa, ma il Fido Custode è il cimitero per animali più grande d’Italia e d’Europa. Situato in una tranquilla area verde del Parco Sud Milano tra il Parco Trenno e il Bosco in Città, questa struttura dedica oltre 50mila metri quadrati, alcuni completamente recintati, e può ospitare fino a 4.800 animali. Questo limite è temporaneo, perché il cimitero per animali milanese punta a raggiungere i 30mila posti, a pieno regime, senza fare differenza di razza e di taglie.
• Argo – Padova
Un Cimitero animali in Veneto, si trova a Padova. Argo – questo il suo nome – è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Padova e occupa un’area verde vicino al Parco del Basso Isonzo e in prossimità del Prato della Valle.
Tra gli altri cimiteri più noti, anche il Parco Beato, nelle campagne di Zagonara di Lugo di Ravenna, che ospita 7.000 tombe di animali domestici su un ettaro di terreno ricoperto da prati inglesi, siepi e alberi secolari. E siccome il fenomeno non conosce confini geografici, a Sud Italia, troviamo i cimiteri dei Due Trulli a Bari e il Giardino di Artemide a Reggio Calabria. Di recente, anche il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità un’apposita legge per l’istituzione e regolamentazione di strutture deputate ad accogliere salme o ceneri degli animali da compagnia, “alla luce della mutata e crescente sensibilità maturata nel nostro Paese in materia di tutela degli animali, è tangibile il contributo degli animali d’affezione alla qualità della vita umana ed il loro valore per la società”.
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