Ne sentivamo la mancanza. Il bue che dà del cornuto all’asino, o meglio, lo sciacallo che dà dello sciacallo a caso. Si accoda a Mentana nella battaglia in difesa del potente, sia esso Craxi, Berlusconi, Renzi o lo stradino scarso di Ponzano Veneto
Franza o Spagna purché se magna, ma Ferrara sempre magna (in senso fisico, naturalmente). Ecco alcuni coraggiosi paragrafi in difesa dei poveri magliai veneti che hanno subito tante ingiustizie dallo Stato italiano e, oggi, vengono addirittura minacciati in quanto gli sta più a cuore, il taglio dell’utile.
Da Il Foglio
“…Subito dopo il crollo del ponte Morandi, mentre i soccorsi erano in azione e gli italiani guardavano sbigottiti all’enormità della tragedia, i cosiddetti governanti hanno cominciato a blaterare in ogni direzione accuse e giudizi definitivi che solo degli irresponsabili, degli abusivi sfruttatori elettorali di morte, potevano permettersi”.
Ecco, irresponsabili è una gentile metafora -però etimologicamente corretta- che si dovrebbe, in un caso del genere, applicare semmai ai gestori di disastri. Invece va appioppata a chi interpreta il sentimento della gentaglia populista e sovranista, of course.
“…Uno spettacolo miserabile, un teatrino di poveri sciacalli mordaci incapaci di trovare un linguaggio istituzionale acconcio e un tono umano, tempi e parole in grado di suturare intorno a una ferita sanguinosa aperta la comunità nazionale, che per loro è solo un bottino ideologico manipolativo. Ciò che dicono e fanno, nella loro irresponsabile responsabilità, non ha alcuna importanza”.
Toh, ancora un concetto di responsabilità mancata -che un po’ serve, in simili spiacevoli casi- appioppato a casaccio. Qui, casualmente, al governo scelto dagli italiani, purché non sfiori il Gruppo trevigiano delle Buone Opere. E via con altro lessico da macello.
“…Non è controverso, al contrario, il fatto che la futile ideologia del partito guida della coalizione, del suo profeta comico dottor Gribbels e dei suoi comitati e amministratori liguri e genovesi, aveva definito “una favoletta” la storia dell’ insicurezza del ponte, segnalata da più parti, e aveva fatto chiassosa opposizione, anche a livello di governo, fino agli ultimi minuti prima del crollo, a un progetto infrastrutturale detto “Gronda”…”.
Vi risparmiamo altri sanguinolenti brandelli di prosa ferrarista, anche perché siamo in fascia protetta e i bambini sono velocissimi a smanettare su smartphone, ipad e pc prestati da mamma e papà durante l’ora di pranzo purché stiano zitti.