Un’iniziativa nata nella capitale francese per promuovere consapevolezza tra la cittadinanza contro i maltrattamenti dei pesci rossi, spesso gettati nello scarico del water. Nella vasca creata nell’acquario parigino oggi nuotano circa 600 esemplari
Sono il trofeo più comune nei giochi di abilità di qualsiasi Luna Park, eppure una volta conquistati spesso i proprietari non sanno più che farsene. Quella dei pesci rossi è una triste sorte: ambiti e poi abbandonati, dalla gabbia di vetro a forma di sfera allo scarico del water, il passo (e quindi la vita) per loro è sempre molto breve. Così, a Parigi, dove l’associazione Peta da tempo fa campagna contro il maltrattamento dei pesci rossi, l‘acquario cittadino ha deciso di aprire le sue porte a quegli sventurati che vengono rifiutati: invece di farli finire nello scarico, i proprietari dei pesci rossi possono concedere loro una seconda vita in un’apposita vasca. L’iniziativa ha riscosso molto successo, soprattutto d’estate, quando cresce il numero di proprietari propensi all’abbandono. Da quando è stata creata la vasca, due anni fa, una cinquantina di persone al mese ne hanno usufruito e ormai sono 600 i pesci che vi nuotano, dai tipici esemplari rossi a quelli a strisce bianche e nere. C’è chi si presenta quasi in lacrime e chi si sente sollevato di non doversene più occupare.
Non tutti i pesci sopravvivono al cambiamento, alcuni sono troppo deboli, ma per chi ce la fa, dopo il mese di quarantena, l’enorme vasca affollata di simili ha un effetto benefico che si nota anche sulla crescita, con esemplari che arrivano anche a 20-30 centimetri. Come ha spiegato il direttore dell’acquario, Alexis Powilewicz, l’iniziativa punta a promuovere consapevolezza tra la cittadinanza contro i maltrattamenti degli animali, offrendo un’alternativa al buttarli nello scarico.