Negli ultimi due anni in Lombardia sono stati finanziati progetti per
11 milioni di euro, che hanno coinvolto 2.000 persone e hanno
raggiunto quasi 10.000 detenuti
“Da medico sono abituata a esercitare
il dovere di tutelare la vita: davanti alla problematica
carceraria, e come assessore regionale, questo dovere si allarga
al tutelare la possibilita’ di una nuova vita”. Lo ha detto
l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro
Melania Rizzoli, partecipando, al Meeting di Rimini, ad un
confronto con il direttore del carcere milanese di Opera, Silvio
Di Gregorio.
REGIONE PROMUOVE INTERVENTI DI REINSERIMENTO LAVORATIVO –
L’assessore ha sottolineato le pratiche adottate da Regione
Lombardia: “Abbiamo avviato – ha spiegato – un sistema integrato
di interventi basati su una Legge regionale, riformata un anno
fa, che promuove una serie di servizi che riguardano gli aspetti
sanitari, educativi, di formazione e di reinserimento nel mondo
del lavoro, in coordinamento con enti pubblici e operatori
privati e amministrazione penitenziaria, e con il finanziamento
del Fondo sociale europeo”.
CIRCA 10.000 DETENUTI RAGGIUNTI DA PROGETTI NEGLI ULTIMI DUE
ANNI – Negli ultimi due anni sono stati finanziati progetti per
11 milioni di euro, che hanno coinvolto 2.000 persone e hanno
raggiunto quasi 10.000 detenuti.
Rizzoli ha anche spiegato come e’ nato il suo rapporto con le
carceri. “Nel 2008 – ha continuato – da parlamentare e membro
della commissione Sanita’, cominciai un viaggio nelle prigioni
italiane, per verificare le condizioni sanitarie dei detenuti, e
alla fine mi sono trovata a notare ed esaminare ancora di piu’ le
loro condizioni umane”.
“Da questa scoperta e’ nato anche – ha concluso – un libro di
ritratti e interviste ‘eccellenti’ e non, in cui ho cercato di
leggere tutto quello che del carcerato viene dimenticato, la sua
complessita’ di essere umano, la possibilita’ di restituirlo al
mondo”.