«Decine di migliaia di locali – ristoranti, bar, pizzerie, pub e cocktail bar – di tutta Italia attendono da un mese di accedere al ristoro perequativo, cioè al contributo a fondo perduto previsto dal decreto-legge 73 del 25 maggio scorso. Attualmente non è dato conoscere nemmeno a quanto ammonterà il ristoro. Manca, infatti, il relativo decreto ministeriale che stabilisca l’asticella di riferimento sulle perdite economiche degli esercenti nel periodo d’imposta 2020 rispetto al 2019».
Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
«I parametri per l’accesso al fondo avrebbero dovuto essere già definiti alla data di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, quindi il 30 settembre scorso. Invece, a oggi, cioè a un mese di distanza, il comparto Horeca attende ancora notizie da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze», ha concluso Paolo Bianchini.