“Il decreto attuativo della riforma degli assegni familiari, a quanto emerge da recenti indiscrezioni di stampa, non sembra contenere modifiche sostanziali rispetto alla legge-quadro, sebbene il condizionale è d’obbligo, dal momento che il governo sfugge a qualsiasi confronto sindacale su un tema che riguarda milioni di lavoratori dipendenti e le loro famiglie” cosi il segretario generale della Uila-Uil in merito alla annunciata presentazione in Consiglio dei ministri del decreto legislativo che dovrà attuare la legge delega 46/21 che regola il nuovo Assegno unico universale.
“Il Consiglio Nazionale della UILA, convocato a Roma la prossima settimana” annuncia Mantegazza “valuterà pertanto le decisioni da assumere, nessuna esclusa, per esprimere la propria contrarietà a un provvedimento che giudica profondamente iniquo e penalizzante per centinaia di migliaia di lavoratrici e i lavoratori”.
“Siamo contrari a una riforma che si realizza mettendo in tanti, troppi casi le mani in tasca ai lavoratori dipendenti e troviamo inaccettabile, ad esempio, che un bracciante con 15.000 € di reddito e due figli minori debba pagare l’anno prossimo 120-130 € al mese di tasse in più” spiega Mantegazza che prosegue “continuiamo, inoltre, a chiederci perché le famiglie con figli a carico di età superiore ai 21 anni debbano essere privati delle detrazioni fiscali e troviamo incomprensibile che importi fino ad oggi accreditati in busta paga, debbano essere richiesti all’INPS con gli inevitabili e conseguenti ritardi”.
“L’augurio è che” conclude Mantegazza “tutte queste preoccupazioni vengano smentite dal testo definitivo del decreto attuativo. In caso contrario decideremo le azioni conseguenti”.