La Regione Lombardia festeggia di nuovo il Santo Natale celebrando il Presepe, la
Sacra rappresentazione della nascita di Gesù a Betlemme al tempo dell’imperatore
romano Augusto.
L’evento è ricordato dai cristiani cattolici il 25 Dicembre e dai cristiani Ortodossi il 7
Gennaio. La nascita di Gesù è lo spartiacque della storia che infatti sui libri si distingue
in “avanti Cristo” e “dopo Cristo”, proprio per la ineguagliabile portata della Sua
testimonianza all’umanità intera che Dio è Amore e Libertà, secondo quanto
raccontano i quattro Vangeli nel Nuovo testamento.
Fu invece San Francesco, nel 1.223, a ricostruire la scena della Natività con
personaggi viventi, dando l’avvio ad una tradizione che si diffuse presto in tutta la
cristianità. Già le prime comunità seguaci di Gesù però veneravano il Bambino figlio di
Dio nato in una grotta, dipingendo o scolpendo la Sua venuta nei luoghi dove si
ritrovavano per il culto, come per esempio le catacombe, durante la persecuzione.
A promuovere il Presepe a Milano oggi sono in particolare i religiosi dell’Ordine dei
Frati Minori Cappuccini, terzo ramo della grande famiglia francescana che nacque
nel 1528 per il desiderio di ritornare allo spirito genuino del padre fondatore, San
Francesco. Il loro Convento con annessa officina si trova in piazzale Cimitero Maggiore
5, ed è sede del Centro Missionario dei Cappuccini della Lombardia. I Frati qui
operano per l’Animazione Missionaria e il sostegno alle attività dei confratelli
missionari della Lombardia nel mondo con Progetti di Evangelizzazione, Promozione
Umana e Sostegno a Distanza.
Sono loro a collaborare con la Regione Lombardia anche nel 2021 per portare il
Presepe in tutti gli spazi disponibili di piazza Città di Lombardia 1, offrendo ai milanesi
diverse esposizioni alquanto originali, accessibili a tutti da giovedì 2 Dicembre a
domenica 9 Gennaio,dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 19
Nello specifico si tratta di una singolare raccolta di Presepi che rappresentano
differenti e suggestive culture dai vari Continenti.
Cinque Presepi saranno collocati ad ogni ingresso e poi un Presepe particolarmente
scenografico sarà allestito sul piano dove ha sede l’ufficio del Governatore.
Nell’ala dedicata alle rassegne IsolaSET – Spazio Esposizioni Temporanee – Piazza
Città di Lombardia ingresso N2, si potranno ammirare 20 diversi raffigurazioni e 14
vetrinette contenenti piccoli Presepi, anch’essi provenienti da varie parti del mondo.
Nel corridoio centrale verranno posizionati 3 diorami che illustrano con particolare
minuzia delle scene bibliche sulla Natività. Lungo i corridoi che portano alle due grandi
sale, 5 pannelli ricchi di immagini racconteranno poi l’operato dei Missionari
Cappuccini lombardi nei Paesi più poveri.
Attualmente, i Cappuccini Missionari della Lombardia sono presenti in Brasile, Costa
d’Avorio, Camerun, Etiopia e Thailandia dove, secondo la proverbiale solidarietà
francescana, fanno sorgere conventi, centri di formazione alla vita religiosa,
parrocchie, scuole, strutture sociali, ospedali, lebbrosari, centri di accoglienza e
cooperative di lavoro al servizio di tutti, senza differenze di fedi religiose ed etnie.
E la vita ritrova la speranza. Intervengono inoltre ovunque in caso di gravi improvvise
necessità, come è avvenuto per i terremotati italiani, per le famiglie gravemente
colpite dal Covid 19, per le emergenze in Libano, etc.
San Francesco ha sentito fin dall’inizio l’invito di Gesù ad estendere ad ogni uomo il
Suo annuncio di salvezza. Ecco perché i Francescani sono, nella Chiesa, il primo
Ordine Missionario.
Dichiara Fra Marino Pacchioni, Direttore del Centro Missionario: “Il Natale è una
festa di gioia perché è la memoria di Dio che si è fatto uomo, piccolo, alla nostra portata, perché tutti
possano accostarsi a Lui e per ricordarci che Lui è sempre al nostro fianco per vivere con noi le nostre
semplici vite, soffrire delle nostre fatiche e gioire delle nostre gioie. Quel bambino nella mangiatoia ci
ricorda che la infinita grandezza di Dio si manifesta nella infinita tenerezza di un neonato riscaldato da un
bue e un asinello. Monito per i superbi e consolazione per gli afflitti, modello, nella semplicità della scena,
per chi cerca la santità. Annuncio di speranza e di verità. Mentre tutti oggi sentiamo forte il desiderio di
rinascita, di recupero di normalità, di fiducia, di sicurezza, di vita piena, il Presepe è la risposta per
eccellenza, la Luce che indica la strada nel buio della storia, e la strada è quella dell’amore insegnato da Dio
e testimoniato da Suo Figlio Gesù: amore unica fonte di pace, fraternità, carità, verità e libertà. Quanto
siano autentici questi valori lo dimostrano proprio i Presepi giunti da ogni Continente: ogni essere umano di
qualunque cultura è affascinato dalla Sacra Rappresentazione. E per questo la tradizione del Presepe non
invecchia: ad ogni Natale dona serenità rinnovando in noi l’attrazione per il Bene e insieme il desiderio di
essere tutti un po’ più buoni”.