ROMA – Si chiama “Build and Race” ed è la nuova attrazione interattiva del Legoland Parks californiano che promette una full immersion nel fantastico universo Ferrari per grandi e piccini. A partire dalla prossima primavera i visitatori del Legoland California Resort si potranno cimentare in una vera esperienza racing accolti da un modello di Ferrari F40 a grandezza naturale, su cui farsi fotografare, sviluppato dal Lego Group. Una volta entrati nei box, con l’aiuto degli specialisti delle costruzioni in mattoncini più famose del mondo, sarà possibile costruire, testare e gareggiare con la propria Ferrari Lego su tre differenti piste, una di prova, una di agilità e una di velocità, con diversi ostacoli e difficoltà. “La Ferrari è rinomata per la produzione di auto uniche in termini di prestazioni, innovazione e design, stabilendo lo standard per il lusso e l’eccellenza nel mondo automobilistico – ha dichiarato Kurt Stocks, presidente di Legoland California Resort – Abbiamo milioni di giovani ospiti che possono essere ispirati dalla novità per realizzare le loro originali auto in questa struttura unica nel suo genere di test e gare usando la loro creatività e immaginazione”.
Dopo aver costruito la propria Lego Ferrari sarà possibile trasformare i modellini in auto da corsa digitali che potranno essere ulteriormente personalizzate per poi farle correre in maniera virtuale. I modellini digitalizzati infatti si sfideranno per il giro più veloce su una pista Lego ispirata al circuito reale di Fiorano, la pista privata utilizzata per lo sviluppo e i test dei bolidi della casa di Maranello. “Siamo entusiasti di costruire sul nostro rapporto esistente con il gruppo Lego, combinando i nostri marchi leader all’interno di questa attrazione di intrattenimento trasformativa – ha aggiunto Annabel Rochfort, direttore del Location based entertainment & esports Ferrari – L’esperienza “Build and Race” è stata progettata per coinvolgere sia gli amanti della Ferrari, sia quelli dei Lego di tutte le età, allineandosi con la strategia della Ferrari di raggiungere i suoi fan più giovani”.
Fonte www.repubblica.it