E’ mancato nella notte nella sua città, Padova, all’età di 83 anni, per delle complicanze seguite a un incidente accadutogli in estate. Nonostante l’infortunio, aveva diretto da seduto i suoi Solisti Veneti nell’ultimo concerto di pochi giorni fa
Lutto nel mondo della musica classica: nella notte tra il 5 e il 6 settembre è morto nella sua città, Padova, il maestro Claudio Scimone, stroncato a 83 anni dalle conseguenze di una caduta avvenuta in vacanza, qualche settimana fa, che gli aveva provocato la frattura di alcune costole.
Le complicanze respiratorie si sono rivelate fatali per il direttore d’orchestra celebre per aver fondato I Solisti Veneti, la formazione che aveva diretto, nonostante l‘infortunio, fino all’ultima concerto dello scorso 2 settembre a Bressanone. Le prossime date erano già fissate per il 14 e 16 settembre, rispettivamente nella chiesa di Santa Caterina a Padova e a Villa Pisani Bosetti a Lonigo.
L’incidente non aveva fermato il suo amore per la musica, che ha segnato la sua lunghissima carriera, iniziata subito dopo gli studi in Direzione d’orchestra con i maestri Mitropoulos e Ferrara: ancora giovane, Scimone raggiunse la notorietà dirigendo prestigiose orchestre filarmoniche internazionali, tra cui la London Philharmonia e la Royal Philharmonic di Londra, oltre a Yomiuri Nippon Symphony Orchestra e la New Japan Philharmonic di Tokio.
Nel 1959 fonda I Solisti Veneti, orchestra da camera che ha diretto in oltre 6mila concerti in tutto il mondo. Nel mezzo è stato per ben 27 anni direttore del conservatorio Pollini e maestro al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.
«Tutto il Veneto piange la scomparsa di un grande maestro della musica, che con i suoi Solisti veneti ha contribuito in maniera determinante alla conoscenza e alla diffusione nel mondo del miglior repertorio della musica veneta, da Albinoni a Vivaldi, da Galuppi a Benedetto Marcello, da Salieri a Boccherini», ha commentato il governatore del Veneto, Luca Zaia, «ci sono uomini che con la loro opera diventano istituzioni, e Claudio Scimone era uno di loro. Il Veneto, che l’ha amato, applaudito e onorato per la sua grande cultura, per le sue raffinate interpretazioni e per il suo stile fatto di discrezione, tenacia e grande umanità, l’ha insignito nel 2005 della massima onorificenza regionale proclamandolo leone del Veneto».