Migliaia di antenne nuova generazione verranno installate sui palazzi e nei parchi, sottoponendo la popolazione a campi elettromagnetici fino ad oggi mai sperimentati. L’importante è scaricare dati sempre più rapidamente. Siete d’accordo?
Rapidi, sempre più rapidi e connessi. Non c’è frontiera né limite all’espansione della conoscenza e alla creazione di tecnologie sempre più sbalorditive. Benvenuti nell’era elettromagnetica, dove ipercinetici individui necessitano iperveloci comunicazioni. Si credeva che i fotoni fossero l’elemento più rapido a spostarsi nell’universo e invece la frenesia umana forse li sta per battere sul tempo.
Il mondo si riempirà di antenne, sempre di più: è in arrivo il 5G, nuovo standard per la comunicazione mobile, cugino del 4G ma dalle 100 alle 1000 volte più veloce. Migliorare la qualità di download e upload, così da poter scaricare un film in 4K da una piattaforma streaming in pochi secondi. Questo l’obiettivo della Next Generation Mobile Networks Alliance, l’associazione di operatori, venditori, produttori e istituti di ricerca operanti nella telefonia mobile, che sta fremendo nell’attesa della diffusione della nuova rete di antenne ultima generazione che poco hanno a che vedere con quelle attuali utilizzate fino ad ora.
Infatti il 5G impiegherà un’infrastruttura totalmente differente che prevede l’installazione di migliaia di nuove antenne nei parchi e sui palazzi di tutte le città. Pensate che l’Italia sarà tra i primi paesi in Europa a sperimentare la nuova tecnologia. Molti saranno felici e si sentiranno parte della grande trasformazione super veloce, ma parecchi medici e scienziati di tutto il mondo hanno già lanciato il loro appello. “Chiediamo la moratoria all’introduzione della tecnologia di telecomunicazione di quinta generazione, detta anche ‘5G’, fino a che scienziati indipendenti dall’industria non avranno completamente studiato i potenziali pericoli per la salute umana e per l’ambiente”, si legge nel documento firmato da 180 scienziati, tra cui Rainer Nyberg dell’ Åbo Akademi di Vasa (Finlandia) e Lennart Hardell, del Department of Oncology University Hospital di Örebro (Svezia).
“La tecnologia 5G – denunciano – aumenterà sensibilmente l’esposizione ai campi elettromagnetici di radiofrequenza, aggiungendoli a quelli prodotti già dalle tecnologie 2G, 3G, 4G, Wi-Fi e altre. È stato dimostrato che i campi elettromagnetici di radiofrequenza sono dannosi per l’uomo e per l’ambiente. Inoltre – precisano gli esperti – è efficace solo per brevi distanze e viene trasmessa scarsamente attraverso ostacoli solidi. Serviranno molte nuove antenne con un’implementazione su larga scala che in pratica si tradurrà in un’installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. Con l’uso sempre più intensivo delle tecnologie senza fili – proseguono – nessuno potrà evitare di essere esposto perché, a fronte dell’aumento di trasmettitori della tecnologia 5G ci saranno, secondo le stime, da 10 a 20 miliardi di connessioni (frigoriferi, lavatrici, telecamere di sorveglianza, autovetture e autobus autoguidati, ecc.) che faranno parte del cosiddetto Internet delle cose. Tutto questo – ribadiscono – potrà causare un aumento esponenziale della esposizione totale a lungo termine di tutti i cittadini europei ai campi elettromagnetici da radiofrequenza.”
Gli effetti biologici dei campi elettromagnetici, ricordano gli scienziati, includono: aumento del rischio di cancro, dello stress cellulare, dei radicali liberi dannosi, di danni genetici, di cambiamenti strutturali e funzionali del sistema riproduttivo, di deficit dell’apprendimento e della memoria, di disturbi neurologici e di un impatto negativo sul benessere generale degli esseri umani. I danni vanno ben oltre la razza umana – concludono – poiché vi è una crescente evidenza di effetti nocivi sia sulla flora che sulla fauna.
Corri corri,che se non sei veloce potresti essere obsoleto. Stando alle dichiarazioni dell’ex sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli : “Il 5G costringe a riscrivere vecchi e nuovi servizi secondo logiche nuove. È un passaggio epocale che cambierà le condizioni della nostra vita in quasi tutti i settori.”
Per forza sarà un passaggio epocale, anche perchè circa 4 milioni di residenti (nelle città italiane in cui a breve verrà “sperimentato”, nonostante gli appelli dei medici) saranno esposti a campi elettromagnetici ad alta frequenza con densità espositive e frequenze fin’ora mai esplorate.
Come ci si sente ad essere trattati come cavie da laboratorio? Eppure ci piace scaricare rapidamente dal web, eccome se ci piace. E mentre noi ci compiaciamo delle playlist e dei film accumulati nel nostro hard disk, l’elettrosmog ci avvolge, invisibile e silenzioso. Meno male che l’antico proverbio recitava: “Chi va piano va sano e va lontano”.
E chi va velocissimo, che fine è destinato a fare?