E’ il Mezzogiorno, con una quota superiore al 50%, l’area d’Italia con più aziende agricole a conduzione femminile. A rilevarlo, in occasione della festa della donna, è l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea). L’analisi, a fine 2018, registra una presenza di 109 mila imprese guidate da donne nelle regioni meridionali, sulle 214 mila iscritte al registro delle imprese.
A guidare la classifica delle imprese “rosa” sono la Sicilia con 25.107 imprese, seguita dalla Puglia (23.987) e dalla Campania (22.412). Dal report economico emerge inoltre che l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle aziende agricole è più alta invece nel Molise, la cui quota raggiunge il 38%, nella Campania (36%) e nella Basilicata (35%). I ricercatori segnalano infine che al Sud il rapporto tra donne e uomini in agricoltura è di 1 a 2, mentre al Nord la componente femminile si riduce a 1 imprenditrice ogni 4 imprenditori. Le aziende del Mezzogiorno inoltre hanno mostrato una stabilità dei flussi, tra nuove iscrizioni e cessazioni, registrando nel 2018 il numero più elevato di nuove iniziative femminili: 5.263, pari al 59% del totale. Le regioni più dinamiche sono Sicilia, Campania e Puglia.