Partecipare al Concerto di Natale di Fondazione Ariel significa regalare un Bosco Magico a tanti bambini con disabilità.
Appuntamento venerdì 17 dicembre, alle ore 20.30, alla Chiesa di San Vittore al Corpo a Milano (via San Vittore 25) per assistere a un concerto natalizio dal ricco programma, fatto di motivi tradizionali classici, come Stile Nacht, ma anche più leggeri, come Oh happy day, che risuoneranno con il Coro degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala. Diretto dal Maestro Filippo Dadone e accompagnato dall’organista Gian Francesco Amoroso, il coro include le soliste Annunziata Menna ed Eliana Sanna.
Il ricavato dalla serata – per la partecipazione è suggerita una donazione di 15 euro – è dedicato a regalare speciali pomeriggi di gioco e animazione ai tanti bambini dai 3 ai 12 anni con disabilità neuromotoria, di cui Ariel si occupa da 18 anni con azioni di sostegno e orientamento dedicate a tutta la famiglia.
Questi pomeriggi saranno organizzati in presenza a Milano dal prossimo febbraio, uno al mese, all’interno del progetto Bosco Magico: attività ludico-ricreative, laboratori artistici e musicali insieme a un team di esperti qualificati e volontari di Ariel per permettere ai bambini di accrescere il benessere psico-fisico, la stima di sé e, naturalmente, il divertimento. Al tempo stesso il Bosco Magico regala un momento di sollievo ai genitori, che potranno lasciare in serenità i figli al team qualificato di terapisti della neuropsicomotricità ed educatori che si prenderanno cura di loro, per ritagliarsi spazio e tempo per se stessi e gli altri figli.
“I bambini con disabilità, che non riescono sempre a beneficiare delle opportunità di cui godono i loro coetanei” commenta Stefania Cirelli, responsabile della formazione e progettazione sociale di Ariel. “Con il Bosco Magico hanno la possibilità di divertirsi con attività studiate considerando i loro bisogni speciali e in ambienti preparati su misura. Potranno quindi godere di tutti gli stimoli, le relazioni e le preziose esperienze di apprendimento, sperimentazione e socializzazione legate al gioco e alle attività ludiche, fondamentali per scoprire il mondo che li circonda. Perché il gioco è un diritto per tutti i bambini, anche i bimbi con Paralisi Cerebrale Infantile e disabilità neuromotorie”.