Una ricerca congiunta dell’Adnkronos e dell’Expleo sullo stato della sanità italiana fino
al 2019 mette in luce alcuni dati che la Ugl Salute ritiene doveroso commentare. “Con
6,16 infermieri a disposizione per 1.000 abitanti – dice il Segretario Nazionale Gianluca
Giuliano – l’Italia si pone al decimo posto tra le nazioni europee. Un dato che ci pone in
un limbo che certifica la necessità di implementare il numero di professionisti
impiegati nel SSN. Un’operazione possibile solo facendo seguire fatti concreti alle
buone intenzioni dichiarate grazie allo stanziamento dei fondi del Pnrr. Serve uno
sblocco totale del turn-over per assumere, con contratti a tempo indeterminato che
contengano le adeguate garanzie economiche e normative, anche per far fronte allo
sviluppo della Medicina Territoriale essenziale per un nuovo modo di intendere la
sanità”. Giuliano si sofferma anche su un importante dato anagrafico. “Oltre la metà
dei medici generici e specialisti italiani ha più di 55 anni con ben 3.255 di loro che sono
over 75. È chiaro come l’esperienza e la professionalità vadano tutelate ma occorre
anche predisporre ricambio generazionale importante per aprire la strada del mondo
del lavoro ai più giovani”. Il Segretario analizza anche il fenomeno del Turismo
Sanitario. “Denunciamo da anni un’Italia che marcia a velocità differenti nel garantire il
diritto alla salute dei cittadini. L’esodo dalle regioni del sud verso strutture del centro o
del nord non si arresta, con Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna che rimangono le
mete più gettonate. È un’evidenza negativa. I pazienti dovrebbero veder garantita la
possibilità di cure nelle proprie città o regioni senza dover ricorrere a viaggi verso altre
mete. Anche in questo caso sarà importante dar seguito all’annunciato potenziamento
della Medicina Territoriale. Bisognerà farlo in fretta, anche per dotare la sanità italiana
di nuove armi per combattere e vincere le sfide del futuro” conclude Giuliano.