(ANSA) – ANCONA, 15 DIC – La Corte di Cassazione ha
confermato la condanna a 16 anni e 8 mesi inflitta in primo e
secondo grado a Claudio Pinti, 38 anni di Montecarotto (Ancona),
per avere trasmesso il virus dell’Hiv consapevolmente alla sua
compagna, morta nel 2017, e poi di avere contagiato anche la sua
ex fidanzata. Respinto quindi il ricorso della difesa
dell’imputato, attualmente in carcere a Montacuto, rappresentata
dall’avvocato Massimo Rao Camemi. La sentenza per Pinti diventa
ora definitiva.
I giudici si erano presi tre mesi di tempo, dopo l’udienza
del 10 settembre scorso, appellandosi all’articolo 615 del
codice di procedura penale, secondo cui il giudizio può essere
rinviato dopo la discussione “per la molteplicità o per
l’importanza delle questioni da decidere”. La situazione insomma
era troppo complessa.
Pinti era stato arrestato il 12 giugno 2018 dalla Squadra
Mobile di Ancona per lesioni personali gravissime, dopo essere
stato denunciato dalla ex fidanzata. ma è stato poi condannato
anche per omicidio volontario per la morte della compagna.
(ANSA).
Fonte Ansa.it