Tra le principali attività svolte ci sono azioni e progetti per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela e il rispetto delle risorse naturali e delle piccole comunità locali. Agricoltura e pesca sostenibili e certificazione tra gli obiettivi
Da nonsoloambiente.it, Marilisa Romagno
Parliamo di ONG. La nostra attenzione ricade sulle organizzazioni no profit che si dedicano alle problematiche ambientali e che spesso supportano le attività governative contribuendo a salvaguardare e soddisfare i bisogni delle comunità. Vediamone alcune: chi sono, come lavorano e quali sono le loro iniziative.
CERES si occupa di portare la sostenibilità ambientale nell’agenda politica americana, affiancando le aziende in azioni volte a contrastare i cambiamenti climatici, investire in energie pulite, combattere la scarsità idrica. La mission dell’organizzazione è trasformare l’economia per costruire un futuro sostenibile per le persone e per il Pianeta. Ceres si impegna inoltre a fornire analisi, ricerche e strumenti innovativi per incentivare i leader di tutti i settori economici ad agire. Engage the Chain è uno strumento online messo a punto da Ceres che aiuta le aziende a comprendere e valutare meglio gli impatti ambientali e sociali dei prodotti agroalimentari, come ad esempio i cambiamenti climatici, la scarsità d’acqua, l’inquinamento e le condizioni di lavoro.
Negli ultimi anni il Ceres Investor Network on Climate Risk and Sustainability si è impegnato con i maggiori produttori di carne per ridurre i rischi legati alla gestione delle risorse idriche utilizzate, ottenendo alcune grandi vittorie. Il rapporto Feeding Ourselves Thirsty, pubblicato dall’organizzazione, riporta il modo in cui le maggiori aziende alimentari (principalmente statunitensi) gestivano la risorsa idrica nelle loro catene di produzione. Grazie al loro lavoro Tyson Foods, il più grande produttore di carne del paese, e tra i maggiori inquinatori di acque per uso agricolo, ha annunciato l’attuazione di un piano per migliorare la sostenibilità idrica su 2 milioni di ettari di campi di mais.
La ONG RARE in Brasile, in Indonesia e nelle Filippine aiuta le comunità locali a gestire la pesca in modo sostenibileper la tutela delle acque costiere. In Colombia invece si occupa di ripristinare i bacini idrografici dei fiumi per risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico delle comunità. In Cina, RARE supporta gli agricoltori locali con l’obiettivo di individuare le migliori pratiche di agricoltura sostenibile. Grazie al progetto Farming for Biodiversity l’organizzazione intende rafforzare il forte legame esistente fra agricoltura e biodiversità. Le pratiche agricole non sostenibili rimangono una delle maggiori minacce per gli ecosistemi e per la biodiversità; entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà quota nove miliardi e il cambiamento climatico continuerà a minacciare i mezzi di sostentamento. Individuare pratiche agricole sostenibili, rafforzare quelle esistenti e portarle su scala internazionale è certamente tra le priorità di tutte le Nazioni del mondo.
La Rainforest Alliance oltre ad essere un’organizzazione internazionale, ha creato un programma di certificazione. Nel 2018 la ONG, grazie alla fusione con UTZ ha ampliato la propria attività inglobando un programma che si occupa di etichettatura per l’agricoltura sostenibile. Lavora per un futuro sostenibile in cui agricoltori e comunità locali cooperano attivamente per una corretta gestione del territorio attraverso l’utilizzo di pratiche responsabili. L’organizzazione affianca una rete di agricoltori, silvicoltori, comunità nella ricostruzione delle foreste e di paesaggi agricoli.
Rainforest Alliance ha lanciato SAT4Farming, il programma di tecnologia digitale e satellitare per sostenere i piccoli coltivatori di cacao del Ghana. SAT4Farming è un’iniziativa rivolta a migliaia di produttori di cacao, con l’obiettivo di fornire loro informazioni e servizi per migliorare la loro produttività e sostenibilità elle loro coltivazioni. Il progetto utilizza la tecnologia digitale e le immagini satellitari per creare singoli piani di sviluppo agricolo (FDP) che guideranno gli agricoltori per un periodo di tempo.
Sempre in Ghana, Rainforest Alliance si è impegnata per combattere la deforestazione dovuta alla larga produzione di cacao. Ha lavorato con gli agricoltori del paesaggio di Juaboso-Bia per avviare un progetto di piantumazione di alberi, reimpiantando più di 15.000 esemplari da ombra nativi, ripristinando così 260 ettari di terreni degradati nelle fattorie di cacao.