Molti sono i misteri che aleggiano su questa sostanza di uso comune. Fin da piccoli lo assumiamo in pillole, gocce, integratori, liquidi, cibi. Ma quali sono gli effetti sulla salute e da dove deriva questo elemento chimico?
Quelle pilloline che la mamma ci dava perchè prescritte dal comune. Non è necessario sfociare nel complottismo più estremo e non è neppure nostra intenzione, ma semplicemente analizzare i fatti così come si sono susseguiti.
Il fluoro è un alogeno, come il cloro, il bromo e lo iodio, ed è presente a temperatura ambiente sotto forma di gas. Un gas biatomico tossico, altamente nocivo e corrosivo.
A partire dalla seconda guerra mondiale il mondo occidentale si ritrovò carico di grandi quantità di fluoro, utilizzato nell’industria bellica per diversi scopi tra cui la produzione del gas nervino e dell’atomica. Lo stesso fluoro con cui ci laviamo ogni mattina i denti,che assumiamo sorseggiando le acque potabili dei nostri rubinetti e delle bottiglie in commercio, lo stesso che introduciamo nel nostro corpo masticando gomme, bevendo bibite gasate e che è contenuto in moltissimi alimenti poiché utilizzato come conservante soprattutto nei prodotti surgelati.
Il Dr. Charles Gordon Heyd, ex Presidente della American Medical Association dichiarò in un’intervista : “Sono spaventato dalla prospettiva di utilizzo dell’acqua come veicolo di farmaci. I fluoruri sono corrosivi veleni che produrranno seri effetti a lungo termine. Ogni tentativo di utilizzare l’acqua a questo scopo è deplorevole”.
A partire dalla fine degli anni 40 si cominciò negli Stati Uniti a utilizzare il fluoro nelle acque pubbliche con il dichiarato scopo di prevenire le carie nella popolazione.
Attualmente moltissimi paesi del mondo si servono dell’utilizzo di fluoro nelle acque potabili, salvo alcune eccezioni che al contrario hanno severamente proibito e regolamentato l’assunzione di questa pericolosa sostanza neurotossica. Tra questi paesi ci sono la Danimarca, il Belgio, l’Olanda, la Francia, la Spagna e la Germania. Un’inchiesta del programma Report risalente al 2003 metteva ben in evidenza la controversa e ambigua tematica del fluoro e del suo inquietante utilizzo, rivelandone l’elevata pericolosità a fronte di un atteggiamento oscuro da parte di molti governi.
Fluoruro di sodio, monofluorofosfato di sodio o fluoruro stannoso, sono tutti derivati della stessa sostanza. Numerosi scienziati in diverse parti del mondo hanno pubblicamente dichiarato e confermato i pericoli derivanti dall’assunzione del fluoro, specie in età puerile. Questi sono solo alcuni dei danni che il fluoro può causare: danni neurologici (anche solo 1ppm-particella per milione- può causare nei bambini danni cerebrali e deficit di apprendimento),riduzione della resistenza delle ossa e del sistema scheletrico, alterazione della ghiandola tiroidea e del sistema endocrino, danni ai reni e al fegato, calcificazione della ghiandola pineale, malattie neurodegenerative, depressione, tumori e molte altre ancora .La lista potrebbe continuare. I ricercatori della Kent University, nel Regno Unito hanno condotto uno degli studi più approfonditi in materia, monitorando un range di popolazione molto vasto e gli effetti della “fluorizzazione” delle acque. Pubblicato sul Journal of epidemology and Community Health, lo studio ha dimostrato non solo l’elevata esposizione a ingenti quantità di cloro rinvenute nelle acque ma le conseguenti e molteplici malattie e disturbi annessi.
Nonostante gli innumerevoli e documentati appelli del mondo medico, stando alle dichiarazioni ufficiali non sono stati dimostrati i danni del fluoro sulla salute umana. Non solo. Molti dei rapporti testimonianti gli effetti nocivi dei fluoruri sulla popolazione furono classificati come segreti per “ragioni di sicurezza nazionale” e vennero sequestrati. Nel corso del tempo, grazie ad un’accurata campagna di disinformazione sapientemente strutturata, la popolazione venne indotta a convincersi della fondamentale importanza dell’assunzione del fluoro come forma di tutela della salute dentale. E della salute mentale? La stessa Unicef in una dichiarazione del 1997 afferma : “Per decenni abbiamo creduto che il fluoro in piccole dosi non avesse effetti collaterali sulla salute. Ma sempre più scienziati stanno seriamente mettendo in discussione i benefici del fluoro, anche in piccole quantità.”
Eclatanti i casi di alcuni scienziati che in seguito alla dichiarata pericolosità del fluoro, hanno ricevuto minacce e ritorsioni. La Dott. Mullenix della Harvard University, nel 1994 presentò i suoi risultati al Journal of Neurotoxicology and Teratology. Tre giorni dopo fu licenziata.
Non è chiaro il motivo di cotanta segretezza e ambiguità e non intendiamo avanzare ipotesi azzardate, ma una cosa è certa: questa sostanza presenta numerosi lati oscuri e chiunque dotato di un po’ di buon senso dovrebbe prima di tutto informarsi e in secondo luogo evitarla come meglio può.