L’S&P 500 (SPX) continua a operare in un mercato rialzista dopo che la banca centrale degli Stati Uniti ha annunciato misure tapering per combattere l’inflazione.
La Federal Reserve statunitense ha aumentato la riduzione dell’acquisto di obbligazioni su base mensile da $15 miliardi a $30 miliardi.
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L’attivazione dei programmi di sostegno è il primo passo verso l’inasprimento e le possibilità di due o tre aumenti dei tassi nel 2022 sono aumentate.
Gli Stati Uniti hanno riferito che l’inflazione è salita al 6,8% a novembre, il livello più alto in quasi 40 anni, rappresentando una seria minaccia per l’economia.
L’indice dei prezzi alla produzione statunitense è balzato al 9,6% su base annua a novembre, mentre Ian Shepherdson, capo economista di Pantheon Macroeconomics, prevede che i tassi di interesse aumenteranno a maggio nonostante le prospettive del regolatore di un’inflazione “molto migliore” per la fine del 2022 fino all’inizio del 2023.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che l’inflazione si è diffusa più del previsto e, secondo alcuni analisti, potrebbero volerci anni prima che i tassi siano abbastanza forti da avere un impatto significativo sull’inflazione. Ian Shepherdson, capo economista di Pantheon Macroeconomics, ha aggiunto:
Si prevede che l’inflazione di fondo negli Stati Uniti raggiungerà il picco nella primavera del prossimo anno, il che potrebbe indurre la Federal Reserve ad aumentare i tassi già a marzo, a seconda della gravità della variante omicron di COVID-19.
L’inasprimento monetario è generalmente visto come un freno alle azioni, ma per ora non ci sono stati effetti negativi evidenti sul mercato azionario statunitense.
La notizia positiva è che la variante Omicron del coronavirus potrebbe avere effetti minori sull’economia statunitense di quanto inizialmente temuto, e il presidente degli Stati Uniti Biden ha rassicurato gli investitori che il governo non ricorrerà a rigidi blocchi per frenare l’aumento delle infezioni causate dalla variante omicron.
La crescita economica degli Stati Uniti, misurata dal prodotto interno lordo, è stata rivista al rialzo nella terza stima per il terzo trimestre al 2,3% dal 2,1%, ma l’aumento dell’inflazione, la pandemia di covid e la crisi delle catene di approvvigionamento mondiali rappresentano un serio problema per la stabilità economica.
Il trend positivo rimane intatto
L’S&P 500 (SPX) ha trovato un forte supporto sopra i 4.500 punti, ma non è ancora in grado di superare i 4.800 punti, che rappresenta l’attuale livello di resistenza.
Se il prezzo scende al di sotto di 4.500 punti, sarebbe un segnale di “vendita” deciso e abbiamo la strada aperta a 4.300 punti.
In sintesi
L’S&P 500 continua a essere scambiato in un mercato rialzista anche se la banca centrale degli Stati Uniti ha raddoppiato il ritmo di riduzione per combattere l’inflazione. L’inasprimento monetario è generalmente visto come un freno alle azioni, ma per ora non ci sono stati effetti negativi evidenti sul mercato azionario statunitense.
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