(ANSA) – AMELIA (TERNI), 25 DIC – Ha confessato davanti al
pubblico ministero Barbara Mazzullo, l’ottantenne medico in
pensione che la notte della vigilia di Natale ha ucciso la
moglie, ex maestra, gravemente malata, sua coetanea, nella loro
abitazione di strada Sant’Angelo, ad Amelia.
Nel corso dell’interrogatorio che si è svolto dopo il delitto,
l’uomo si sarebbe detto “angosciato” dalla situazione della
donna. Le condizioni di salute della moglie sarebbero infatti
degenerate nel corso dell’ultimo mese. E lei – conosciuta per
essere particolarmente brillante e socievole – nei momenti di
lucidità avrebbe più volte riferito di vedere calpestata la
propria dignità di persona. Da qui sarebbe maturata la decisione
del marito di ucciderla per porre fine alle sue sofferenze.
L’uomo l’avrebbe quindi colpita con un paio di colpi di
pistola (non di fucile come si era appreso inizialmente) –
sembra legalmente detenuta – al petto, che non le hanno lasciato
scampo.
Nell’abitazione, al momento dell’omicidio, c’erano anche uno
dei due figli della coppia, la compagna e una badante, che hanno
poi dato l’allarme.
Il corpo della donna è ora a disposizione dell’autorità
giudiziaria, mentre l’interrogatorio di garanzia del presunto
omicida non è stato ancora fissato.
“È una tragedia che rattrista tutta la comunità, avvenuta in
una giornata particolare che viene offuscata” commenta il
sindaco di Amelia, Laura Pernazza. La quale conosceva
personalmente la vittima e la ricorda, prima che la malattia
prendesse il sopravvento, come una donna “sempre spiritosa e
dalla battuta pronta”.
Anche il medico era particolarmente conosciuto in città e in
tutto il comprensorio amerino-narnese. (ANSA).
Fonte Ansa.it