(ANSA) – PALERMO, 26 DIC – Quattro trapianti nella notte di
Natale ed un ultimo attualmente in corso. È stato un Natale di
frenetico lavoro quello che si sta concludendo in Ismett, il
centro trapianti di Palermo nato dalla partnership fra Regione
Siciliana ed Upmc (University of Pittsburgh Medical Center).
Cinque trapianti che segnano un vero e proprio record annuale
per l’Istituto. Sono infatti ben 200 i trapianti eseguiti nel
2021, in oltre 20 anni di attività non erano mai stati
realizzati tanti interventi in un solo anno. Nel 2020, sono
stati 163 i trapianti eseguiti – nel 2017 anno che prima del
2021 aveva segnato un’attività record per Ismett – i trapianti
erano stati 183.
In questi giorni, sono stati eseguiti: due trapianti di
fegato, uno di cuore e due di polmone (il secondo attualmente in
corso, ndr). I pazienti sottoposti a trapianto sono tutti
siciliani, tranne nel caso di un trapianto di polmone dove ad
essere sottoposto a intervento è stato un paziente di Malta. Il
paziente era stato trasferito in urgenza a Palermo nei giorni
scorsi, le sue condizioni erano, infatti, estremamente gravi e
nel suo Paese non vi era nessuna struttura idonea.
Nel 2021, in dettaglio, sono stati eseguiti: 98 trapianti di
fegato, 68 di rene, 15 di cuore, 16 di polmone, 3 combinati.
Diciannove sono i trapianti eseguiti su bambini. Nel 2020, in
totale i trapianti eseguiti erano stati 163. Ma quello che si
sta concludendo è stato per Ismett un anno che ha visto
l’Istituto in prima fila anche nella lotta contro la pandemia.
Nei primi sei mesi dell’anno appena trascorso, sono stati 40 i
posti letto di Terapia Intensiva di Ismett messi a disposizione
dei pazienti affetti da Covid-19 (4 quelli ancora attivi, ndr)
che avevano necessità di cure intensive di alto livello. Presso
il centro di Palermo, infatti, sono stati trasferiti da tutta le
Regione e non solo i pazienti le cui condizioni erano
estremamente gravi e per cui servivano terapie di alta
specialità come l’Ecmo, un sistema di ossigenazione
extracorporea che mettendo i polmoni a riposo può favorire il
recupero dell’attività polmonare. (ANSA).
Fonte Ansa.it