Le canzoni sui diritti umani in un braccialetto USB. È questa la forma che assume quest’anno la tradizionale raccolta del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, arrivato nel 2021 alla ventiquattresima edizione, come sempre in provincia di Rovigo, toccando Adria il 17 luglio e Rosolina Mare dal 22 al 25 luglio.
Una tracklist nutrita e variegata, che guarda da una parte alla qualità musicale e dall’altra ai valori della Dichiarazione universale dei diritti umani. Oltre alle diciassette tracce che compongono la raccolta, nell’opera si trovano anche contenuti multimediali come un video report del festival e il racconto di tutte le giornate in foto e parole.
Ad aprire la tracklist ci sono i Negramaro e Blindur, i due vincitori del Premio Amnesty International Italia rispettivamente nella sezione Big ed Emergenti. Si alternano poi gli ospiti del festival e i finalisti della sezione emergenti. I primi sono: gli Yo Yo Mundi, H.E.R., Roberta Giallo, i Vallanzaska, Giulio Wilson, Jonathan Livingston, Francesca Incudine e Agnese Valle. Gli emergenti in concorso presenti nella raccolta sono invece: Donix, vincitrice del Premio della critica, Olivia xx che si è aggiudicata il Premio del pubblico, Picciotto a cui è andato il Premio Indieffusione, Aftersat che hanno portato a casa il Premio Web ed inoltre Miriam Ricordi, Innocente e gli Ozora.
La raccolta è stata realizzata dall’Associazione Voci per la Libertà e da Amnesty International Italia in collaborazione con Materiali Musicali e MEI Meeting degli Indipendenti. È una fotografia sonora di cinque giorni di musica, arte e impegno civile, ma anche di emozioni e divertimento: è questo il consolidato format che è andato in scena anche quest’anno nel festival realizzato in collaborazione con Amnesty International Italia e che celebra artisti emergenti e grandi ospiti che si sono distinti per la loro sensibilità verso il tema dei diritti umani.
I fili conduttori di “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” 2021 sono stati il sessantesimo anniversario di Amnesty International e la campagna per la liberazione di Patrick Zaki, finalmente scarcerato pochi giorni fa.
Il direttore artistico Michele Lionello ha commentato: “È sempre emozionante l’arrivo della raccolta del festival, una manifestazione nata nel 1998 per sostenere la Dichiarazione universale dei diritti umani grazie al potere della musica. Ora come allora, i nostri musicisti raccontano ammalianti storie sonore, che arrivano ai cuori e aprono le menti; ora come allora il palco di Voci per la Libertà è la prima tappa e poi ecco che l’evento si cristallizza in questa raccolta. È un piccolo memorabilia per rivivere quanto ci ha fatto battere il cuore nel corso dell’edizione 2021. Un serpentone sonoro immaginifico per un obbiettivo concreto: l’eliminazione di ogni sopruso e la promozione dei diritti umani”.
Queste le parole di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia: “Anche questa raccolta è una preziosa testimone dell’impegno, dell’energia, dell’entusiasmo e della creatività artistica che da quasi un quarto di secolo costituiscono i valori fondanti di Voci per la libertà. Di nuovo, la buona musica è al servizio delle campagne per i diritti umani”.