(ANSA) – TRIESTE, 13 GEN – A Dolina, frazione del piccolo
comune di San Dorligo della Valle, in provincia di Trieste, “si
sta sviluppando un clima ostile e discriminatorio verso persone
e beni della comunità cattolica che non si sente adeguatamente
tutelata da chi di dovere”. La pesante critica è quella
dell’Arcivescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi,
intervenuto oggi dopo il provvedimento del Tribunale che, in
seguito a una petizione di un gruppo di residenti di Dolina, ha
posto sotto sequestro preventivo e sigillato le campane della
chiesa millenarie del paese. Per i residenti, il parroco di
Sant’ Ulderico, Klemen Zalar, avrebbe esagerato nello
scampanare, soprattutto in orari che disturbano, e dunque si
sono rivolti alla magistratura.
San Dorligo è un comune a ridosso del confine con la
Slovenia.
Per l’Arcivescovo sul caso “si sta ponendo un’enfasi
spropositata” in considerazione di “ben altre le priorità che
riguardano drammaticamente” il territorio, come “la serie di
delitti efferati avvenuti in veloce e impressionante sequenza”.
E tuttavia, ha “particolarmente apprezzato le dichiarazioni del
Sindaco di San Dorligo”, Sandy Klun, che ha invitato tutti ad
operare, “nella verità e nella giustizia, verso una rinnovata
stagione di amicizia civile”.
Il quotidiano Il Piccolo riporta con dovizia di particolari
gli orari: alle 6, a mezzogiorno e alle 20 con almeno 70 colpi
di batacchio e inoltre rintocchi un colpo ogni quarto d’ora,
dalle 7 alle 21 con questo ritmo: due colpi al primo quarto
d’ora, quattro alla mezz’ ora e 6 al terzo quarto: una “situazione insostenibile” secondo gli abitanti. (ANSA).
Fonte Ansa.it