(ANSA) – ROMA – Se mangi regolarmente sushi sarai più propenso a mangiare in un prossimo futuro insetti come grilli o scarafaggi fritti. A dirlo è il primo studio del genere, condotto dalla Trobe University e dall’Università della Pennsylvania, che ha scoperto proprio come le persone che consumano frequentemente il tipico prodotto giapponese siano più disponibili a introdurre, nelle loro diete, insetti commestibili. Tutto ruoterebbe attorno alla passione per i cibi esotici e il sushi sarebbe un piatto che apre le porte al nuovo gusto. La ricerca ha coinvolto 476 partecipanti (275 provenienti dagli Stati Uniti e 201 dall’India). Dell’82% dei partecipanti americani interrogati nello studio che hanno dichiarato che sarebbero disposti a mangiare insetti, il 43% ha mangiato sushi regolarmente. Un po’ meno voglia di mangiarli viene, invece, dall’India: solo il 34% aveva detto “sì”. In entrambi i Paesi, una percentuale maggiore di uomini rispetto alle donne era disposta a farlo, sia interi che incorporati in altri alimenti (come nel caso delle farine). Il 65% dei partecipanti americani ha concordato che l’allevamento di insetti come cibo genera meno inquinamento e gas serra rispetto all’allevamento del bestiame, rispetto al 28% dei partecipanti indiani. Il co-autore dell’analisi, Paul Rozin, docente emerito di psicologia all’Università della Pennsylvania, ha osservato che il 28% dei partecipanti indiani e il 65% dei partecipanti americani erano disposti a provare cibo contenente almeno l’1% di farina di insetto. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Food Quality and Preference.