(ANSA) – TRIESTE, 12 MAR – Ascolto, comprensione, empatia, capacità di accompagnare e di donare speranza. In una parola “tenerezza”. Quella che sempre di più manca nelle relazioni con l’altro: non soltanto nel rapporto medico-paziente, ma più in generale, con il prossimo. Al tema della tenerezza è dedicato il secondo appuntamento dei ‘Simposi multidisciplinari’, dal titolo “Il fiore umano, elogio alla tenerezza”, promossi da Intus Legere, che si è tenuto oggi pomeriggio nell’Aula Magna dell’Ospedale di Cattinara e a cui hanno preso parte il giornalista Paolo Rumiz, la prof.ssa Cristina Benussi e il dott.
Andrea Clarici. Obiettivo dell’iniziativa, è quello di “sensibilizzare e educare al rapporto umano e alla confidenza con l’altro”. Anche il medico, ha detto il prof. Gianfranco Sinagra, Ordinario di Cardiologia che ha moderato il simposio “deve sapere coniugare il rigore del metodo con l’intensità umana della relazione. C’è un momento, aggiunge, “in cui la tenerezza diventa un elemento fondamentale della cura”. (ANSA).