(ANSA) – ROMA, 17 GEN – Scoperto un gene protettivo
(rs10774671-G), che difende dal rischio di contrarre il Covid in
forma grave.
È il risultato di un lavoro pubblicato sulla rivista Nature
Genetics e condotto da ricercatori del Karolinska Institutet di
Stoccolma in collaborazione con colleghi canadesi e
statunitensi, i quali sono partiti dalle conoscenze raccolte
finora (in studi precedentemente pubblicati) sulle sequenze
genetiche protettive nei confronti dell’infezione da SARS-CoV-2
per arrivare a isolare un gene singolo alla base dell’effetto
protettivo.
Lo studio ha coinvolto 2.787 pazienti COVID-19 di discendenza
africana ricoverati in ospedale e 130.997 persone sane come
gruppo di controllo. I risultati sono stati confrontati con
quelli di un precedente ampio studio su individui di discendenza
europea. Finora era nota una ampia sequenza genetica protettiva
nei confronti del Covid in forma grave, ma non era chiaro quali
fossero i geni contenuti in detta sequenza e specificatamente
implicati in questo effetto protettivo. Gli esperti hanno
confrontato il Dna di individui di diversa discendenza proprio
per risalire alle origini di questa protezione. Hanno visto che
l’80% degli individui di discendenza africana ha la variante
protettiva rs10774671-G nel proprio Dna. Gli esperti hanno visto
che il gene protettivo contiene le istruzioni per produrre una
proteina (chiamata OAS1) più lunga della sua versione normale e
questa proteina allungata è già nota per la sua capacità nello
sconfiggere il virus SARS-CoV-2.
“Conoscere i fattori di rischio (o protettivi) genetici nel
dettaglio è un aspetto cruciale per procedure allo sviluppo di
nuovi farmaci anti-COVID-19” – afferma uno degli autori del
lavoro, Brent Richards, della McGill University in Canada.
(ANSA).
Fonte Ansa.it