(ANSA) – VERCELLI, 13 MAR – Un “ritorno alla risaia tradizionale” per contrastare l’emergenza siccità. L’appello arriva dai direttori dei consorzi irrigui Ovest Sesia, Est Sesia e Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese, che invitano i risicoltori del territorio a mettere da parte per quest’anno le tecniche innovative di semina del riso, e tornare alle ‘origini’, quando le risaie venivano allagate fin dal mese di aprile.
Ultimamente va sempre più di moda tra i conduttori agricoli la cosiddetta ‘semina in asciutta’, che consiste nella distribuzione dei semi delle piantine di riso sul terreno senz’acqua, che invece viene immessa in risaia in un secondo momento. Secondo i tre consorzi, la diffusione della nuova tecnica non garantisce la fase di accumulo dell’acqua nelle falde, importante serbatoio idrico per la pianura insieme ai ghiacciai alpini. L’acqua, scarsa per mancanza di piogge, potrebbe non essere sufficiente per consentire l’irrigazione di tutto il comprensorio, 250.000 ettari tra Vercelli, Novara e Biella. (ANSA).