Da un Articolo pubblicato su Scenarieconomici.it la invia un lettore proprio alla redazione di Scenarieconomici che è stato costretto a non vedersi rinnovato il contratto perché in mancanza del certificato vaccinale. Questa lettera viene inviata con l’ultimo rapporto di lavoro, per esprimere il suo rifiuto, a costo del lavoro, ad adeguarsi all’obbligo vaccinale. Questa lettera ci ha commosso e ne pubblichiamo integralmente il testo anche noi di corrierequotidiano.it per dare voce a tutti quei cittadini che soffrono questa triste realta’
Buona lettura
“Egregio signor G e gentilissima M,
In mancanza di vostre ulteriori comunicazioni, devo constatare amaramente il termine del mio contratto di lavoro.
Con queste mie poche righe volevo innanzitutto ringraziarvi per avermi dato una ulteriore possibilità di dimostrare la mia disponibilità, preparazione e dedizione al lavoro.
Credo di avervi dimostrato più volte tutto ciò.
Purtroppo nella nuova società a cui avete dato il vostro assenso, non sono più considerati valori primari.
Nella nostra ultima breve conversazione telefonica, mi avete chiesto se ero conscio delle conseguenze cui la mia decisione avrebbe portato.
Sono anni che sono ben conscio di essere diventato, insieme a molti altri, forse non consapevoli al mio pari, l’oggetto o la pedina di un gioco al massacro del mondo del lavoro e della società tutta.
L’oggetto e non il soggetto, al quale, indipendentemente da suo grado di istruzione e di preparazione ed esperienza, vengono offerti contratti risibili quasi al limite dello sfruttamento personale.
Io, per amore del vivere comune e consapevole di non poter combattere una battaglia da solo, senza copertura politica e sindacale, ho accettato tutto questo.
Ma oggi ritengo opportuno e assolutamente doveroso sottrarmi al vostro gioco, e, con quel poco di orgoglio rimastomi, dico no a queste ulteriori pretese che ritengo irricevibili.
Dico no soprattutto dopo la nostra conversazione di Ottobre dove ho prospettato lo sviluppo di quella situazione, malauguratamente avveratasi.
Dico no anche perché, ormai è chiaro a tutti, che non si tratta più di una emergenza sanitaria ma bensì politica.
Dico no perché io, rimasto forse il solo in tutta l’azienda ad aver avuto alcun sintomo, neppure quello di una banale raffreddore, mi ritengo la prova provata che sono una persona di sana costituzione e non ho bisogno di nessun trattamento sanitario obbligatorio; che il mio sistema immunitario funziona benissimo, al contrario di chi si e’ piegato, soprattutto a causa dei ricatti subiti, e che, nonostante le promesse fattegli di immunità e quant’altro, si ritrova col proprio sistema immunitario disfatto dalle ripetute inoculazioni e alla merce’ di ogni malattia possibile, con ripetuti giorni di quarantena.
Quindi io, sano di costituzione e di intelletto, ribadisco il mio no, e invito anche voi a rigettare queste regole senza base scientifica, queste leggi senza alcuna giustizia, ricordandovi che il seguirle pedissequamente vi annota tra i complici e che nessuna obbedienza agli ordini sarà ritenuta una giustificazione in un eventuale giudizio, neppure in quello divino, semmai ci crediate.
In ultimo vi comunico che lunedì 31 Gennaio, mio ultimo giorno di contratto, non mi sarà possibile accedere al mio posto di lavoro perché sprovvisto del lasciapassare richiesto.
Allego il mio report delle ore lavorate a gennaio 2022.
Cordiali saluti.”