“La peste suina africana non è ancora
arrivata in Friuli Venezia Giulia, ma con i primi casi
riscontrati in alcuni cinghiali selvatici in Piemonte e Liguria,
la preoccupazione tra gli addetti ai lavori che questa letale
pandemia possa raggiungere anche gli allevamenti di maiali della
nostra regione è altissima”.
Lo afferma in una nota il capogruppo dei Cittadini in Consiglio
regionale, Tiziano Centis, annunciando la presentazione di
un’apposita interrogazione: “Ho chiesto alla Giunta regionale
quali azioni intenda intraprendere, tramite i servizi veterinari
delle Aziende sanitarie, per tutelare il comparto ed evitare la
propagazione del virus”.
“Da giorni, negli allevamenti, si è alzato il livello di guardia.
I lavoratori, prima di entrare negli impianti, sono costretti a
bardarsi. È vietato l’ingresso di persone non addette ai lavori e
chiunque entri – fa sapere Centis – deve seguire le pratiche di
sanificazione, in particolare delle calzature. In Fvg ci sono un
centinaio di allevamenti concentrati in particolare nei territori
di Pordenone e Udine, con oltre duecentomila capi allevati. Le
carni suine rappresentano quasi il 9% dell’intera produzione di
carni del territoiro, ma considerando l’intera filiera suinicola,
dagli allevamenti ai macelli, fino ai prosciuttifici (sono circa
400mila le cosce che i nostri allevamenti forniscono annualmente
al distretto di San Daniele), si parla di un fatturato annuo che
supera di gran lunga i 350 milioni di euro”.
“Di fronte a tali numeri non si può certo farsi trovare
impreparati e se sarà necessario – conclude l’esponente dei
civici – la Regione dovrà essere pronta anche a garantire un
sostegno concreto a un comparto che rappresenta una delle nostre
eccellenze”.