Ema ha riaperto il dossier sugli effetti dei vaccini a base mRna sul ciclo mestruale, chiuso lo scorso anno quando gli esperti non avevano trovato alcun nesso di causalità tra le dosi anti-Covid e le irregolarità del ciclo. Il Comitato per la farmacovigilanza oggi ha deciso di riprendere in mano i casi segnalati di sanguinamento mestruale pesante e assenza di mestruazioni (o amenorrea) dopo la somministrazione dei i vaccini Pfizer/BioNTech o Moderna.
Il riesame, come affermato dalla stessa agenzia Ue, avrà luogo alla luce delle segnalazioni spontanee di disturbi mestruali con entrambi i vaccini a base mRna e dei risultati della letteratura scientifica. A fine settembre l’Ema e l’Agenzia danese per i medicinali avevano fatto sapere di non aver riscontrato alcuna associazione causale tra vaccini contro il Covid-19 e i disturbi delle mestruazioni. Tuttavia gli esperti Ue avevano affermato che il potenziale problema di sicurezza doveva continuare a essere monitorato. Alle aziende che commercializzano i vaccini nell’Ue è stato dunque richiesto di fornire ulteriori dati nell’ambito dei loro rapporti mensili di aggiornamento sulla sicurezza delle dosi.
Studi e segnalazioni hanno dunque convinto il Comitato per la farmacovigilanza a valutare ulteriormente l’incidenza di tali casi dopo la vaccinazione. I disturbi mestruali – si precisa in una nota dell’Ema – sono molto comuni e possono verificarsi con un’ampia gamma di condizioni mediche di base, nonché a causa di stress e stanchezza. Tali disturbi sono stati segnalati anche in seguito all’infezione da Covid-19 e in questa fase non è ancora chiaro se esista un nesso causale tra i vaccini contro il Covid-19 e le segnalazioni di mestruazioni pesanti o assenti. Infine, hanno ricordato gli esperti, non ci sono prove che suggeriscano che i vaccini influiscano sulla fertilità.
FONTE:https://europa.today.it/attualita/disturbi-ciclo-mestruale-vaccino.html