(Afp)
Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook
Facebook è sotto inchiesta penale negli Stati Uniti per gli accordi sulla cessione dei dati degli utenti ad alcune tra le più importanti società tecnologiche, compresi due produttori di smartphone e altre device.
Lo scrive il New York Times, segnalando che grazie a queste intese strette con Facebook, i due produttori di telefonini avrebbero avuto accesso alle informazioni personali di milioni di utenti del social media. “Stiamo cooperando con le indagini e prendiamo queste inchieste molto sul serio”, ha detto in una nota al Nyt un portavoce di Facebook. “Abbiamo concesso audizioni pubbliche, risposto a domande – ha aggiunto – e ci siamo impegnati a continuare a farlo”.
Questi due produttori di smartphone sono tre le oltre 150 società – Amazon, Apple, Microsoft e Sony comprese – che si sono accordate con Facebook sull’accesso ai dati degli utenti e dei loro amici, in alcuni casi senza il loro consenso. Il Nyt sostiene che un gran giurì ha ordinato la consegna di documenti a questi produttori di telefoni.
La società di Mark Zuckerberg si sarebbe progressivamente sfilata da questi accordi sui dati negli ultimi due anni, sotto la pressione degli scandali per la violazione dei profili. Su Facebook stanno indagando la Federal Trade Commission (Ftc) e la Security Exchange Commission (Sec) oltre alla della divisione frodi del dipartimento di Giustizia Usa per lo scandalo di Cambridge Analytica che ha utilizzato le informazioni di 87 milioni di utenti per favorire l’elezione di Donald Trump alla presidenza. Sempre secondo anticipazioni di stampam la Ftc starebbe valutando una multa miliardaria a Facebook per la violazione della privacy.
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