Greta Thunberg (IPA)
Pubblicato il: 14/03/2019 13:12
Da timida adolescente a nuovo volto dell’attivismo ambientale. E’ Greta Thunberg, la sedicenne svedese, che dal 20 agosto 2018, ha iniziato a scioperare ogni venerdì di fronte al parlamento di Stoccolma, chiedendo che le istituzioni competenti, e tutta l’umanità in generale, dessero più importanza al problema climatico. ‘Armata’ di cartello dipinto a mano che recitava la scritta “Sciopero della scuola per il clima”, Greta non immaginava che la sua protesta solitaria fuori dal parlamento svedese potesse diventare un movimento globale.
“Pensavo di stare seduta per tre settimane e credo che nessuno pensava che ce l’avrei fatta, ma l’ho fatto, ma dopo non ero soddisfatta. Così ho iniziato il #FridaysForFuture e l’ho visto crescere lentamente giorno dopo giorno”, afferma alla Dpa la giovane attivista. Gli scioperi scolastici per chiedere ai Governi di agire per fermare i mutamenti climatici sono previsti per domani in oltre 1.600 città in più di 100 paesi. Greta ha ispirato i giovani a spingere i politici a fare di più per affrontare il cambiamento climatico e limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, l’obiettivo più ambizioso fissato nell’accordo sul clima di Parigi del 2015.
La sua iniziativa merita un Nobel per la pace secondo tre deputati del Partito della Sinistra Socialista norvegese che affermano di averla nominata per il premio. Greta ha anche affrontato i leader mondiali al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, e alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite tenutasi lo scorso anno a Katowice, in Polonia.
“Ho ricevuto un enorme sostegno da parte di tutto il movimento ambientalista e da tutti coloro che sono appassionati del clima: non sarebbe stato possibile senza di loro”, sottolinea Greta. Ad ispirarle l’idea dello sciopero scolastico sono stati i ragazzi che hanno manifestato dopo il massacro alla scuola di Parkland in Florida, dove 17 studenti e membri dello staff sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nel febbraio 2018, e Rosa Parks che nel 1955 rifiutò di cedere il posto a un uomo bianco sull’autobus a Montgomery, in Alabama, segnando la svolta del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti.
“È molto stimolante e incoraggiante il fatto che una persona possa fare una grande differenza semplicemente sedendo su un autobus”, scrive Greta che aggiunge: “Penso che Rosa Parks sia stata un grande esempio, una persona introversa e timida” mentre tutti oggi “devono essere estroversi e social. Io non sono così e spero, che tutti quelli come me capiscano che possono essere ascoltati e fare la differenza”. Greta non si considera un’icona anche se la gente la riconosce e chiama per nome quando la vedono durante le visite in Germania, Svizzera, Belgio e Francia.
All’età di 11 anni, Greta soffriva di depressione aggravata dalla presa di coscienza dei cambiamenti climatici e dalla percezione che non sia stato fatto abbastanza per affrontarli. Per questo smise di mangiare ma grazie all’aiuto dei genitori ha imparato a condividere le sue preoccupazioni. Da quel giorno, Greta e la sua famiglia hanno smesso di mangiare carne e non prendono più l’aereo, una rinuncia quest’ultima importante per la madre Malena Ernman, cantante d’opera.
Greta ha la sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico. Alla domanda su come questo influenzi il suo impegno per il clima, lei risponde: “”Se non avessi avuto l’Asperger, avrei cercato altri percorsi, probabilmente avrei lavorato con altre persone, ma ora non riesco a lavorare molto bene in gruppo. Ecco perché Fridays For Future non è un’organizzazione a livello internazionale ma è un hashtag, un movimento che pone l’accento sulla ricerca: abbiamo gli stessi obiettivi ma parliamo come individui o per diverse organizzazioni in diversi paesi”. “Bisogna cambiare la mentalità, non abbiamo molto tempo. Il cambiamento deve iniziare oggi” conclude Greta.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Adnkronos.