Secondo Vladimir Putin, l’invasione dell’Ucraina non è un’azione di guerra. Continua infatti a definirla “missione militare speciale”, respingendo con forza le accuse di genocidio avanzate dal premier ucraino Zelensky. “Il vero genocidio – ha affermato – avviene da otto anni nel Donbass. La mattina del 24 febbraio ho citato pubblicamente i motivi e l’obiettivo principale della Russia, ossia aiutare il nostro popolo nel Donbass, soggetto di un genocidio per quasi otto anni con i metodi più barbari”. Tuttavia, riferisce, le truppe russe “non hanno intenzione di occupare il Paese”.
Sull’offensiva militare in Ucraina, Putin ribadisce che le truppe “portano avanti le operazioni con successo”. “Tutto secondo i piani, non avevamo altra scelta” ha detto durante il suo discorso. Una risposta indiretta alle affermazioni più volte lanciate da Zelensky e dai servizi di intelligence degli Usa e della Gran Bretagna che vedono la Russia arrancare sotto il peso della forze resistenza in terra Ucraina. Non parla delle perdite di militari, né delle difficoltà riscontrate nella gestione di aerei, carri armati e munizioni. “Non c’era altro modo in cui la Russia potesse garantire la propria sicurezza” ha continuato il presidente Putin. Nel corso dell’intervento ripreso da Tass è poi tornato a puntare il dito contro l’Occidente, accusandolo di “voler smembrare la Russia”…continua su: https://www.fanpage.it/esteri