“Le scelte finora intraprese dall’Unione Europea e dal Governo italiano per far fronte al rincaro dei prezzi e sostenere il settore agro-alimentare sono del tutto insufficienti e inadeguate rispetto alla gravità alla crisi che stiamo attraversando e che può anche innescare vere e proprie emergenze alimentari nei paesi del Medio Oriente e in Africa.”
Così Stefano Mantegazza, segretario generale Uila Uil, commenta le decisioni assunte dalla Commissione europea in materia agricola.
“La crescita continua e incontrollata dell’inflazione, che toglie risorse dalle tasche dei cittadini europei riducendone il potere d’acquisto, unita al conseguente calo dei consumi, porta al blocco della ripresa, lasciando presagire lo spettro della recessione. Nei provvedimenti assunti non ravviso la consapevolezza delle istituzioni europee rispetto alla gravità di questa situazione” prosegue Mantegazza. “Il mezzo miliardo stanziato dall’Unione a sostegno degli agricoltori europei, di cui solo 48 milioni per l’Italia, è un intervento ridicolo che non serve a cogliere l’obiettivo di mettere in sicurezza alimentare i paesi dell’Unione. Urgono interventi molto più incisivi” insiste il segretario generale per poi aggiungere: “in primis, è necessario sospendere l’IVA sui generi di prima necessità e, al tempo stesso, aumentare le superfici coltivabili ben oltre i 200.000 ettari previsti per l’Italia. A nostro parere va inoltre rinviata l’entrata in vigore della nuova Pac e vanno accantonati tutti i piani di riduzione delle produzioni agricole europee, incentivando, al contrario, a produrre di più.”