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Un brutto voto o una nota negativa sarebbe il motivo dell’aggressione ai danni di una maestra di una scuola elementare di Palermo della direzione didattica “Saverio Cavallari”. L’insegnate è stata raggiunta all’uscita dell’edificio dalla mamma e dalla sorella di un alunno di 10 anni, che le hanno contestato un atteggiamento eccessivamente duro e sprezzante.
La situazione è subito degenerata e l’accesa discussione si è trasformata in violenza: la maestra è stata colpita con un pugno che le ha provocato ecchimosi e la rottura degli occhiali. La vittima ha denunciato l’episodio alla polizia.
Si tratta dell’ennesimo caso a Palermo. “Mai e poi mai la violenza, che sia verbale o fisica, può essere considerata una reazione ad una nota, un voto negativo o qualunque altro rimprovero da parte di un docente”, dice Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Vito Cassata segretario Cisl Scuola Palermo Trapani, “per gli operatori della scuola che lavorano spesso in difficili condizioni, è fondamentale agire in condizioni di serenità. Tutti questi episodi riaccendono i riflettori sul modello educativo nelle scuole e nelle famiglie che deve mirare piuttosto al rispetto necessario nei confronti di chi ha da sempre un ruolo fondamentale nel percorso di crescita dei nostri ragazzi”.
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