S’intitola InVerse, Italian Poets in Translation, il Festival della poesia italiana che si terrà domani, mercoledì 20 aprile, alle ore 19, presso l’Aula Magna Regina della John Cabot University (JCU) – tra le più grandi università americane in Europa – in via della Lungara 233, a Trastevere.
InVerse offre spazio non solo alle grandi voci della poesia italiana contemporanea, ma anche ai poeti emergenti, che hanno così l’opportunità di farsi conoscere oltreoceano.
Partecipano all’evento Vincenzo Bagnoli, Carlo Boassa, Chandra Livia Candiani, Gianni D’Elia, Donatella Della Ratta, Fabio Donalisio, Franca Mancinelli, Nefeli Misuraca, Renata Morresi, Fabio Orecchini, Ginevra Sanfelice Lilli, Fabrizio Sani, Jonida Prifti, Tiziano Scarpa, Beppe Sebaste, Cesare Viviani, Giovanna Cristina Vivinetto.
Nel corso di InVerse, le poesie saranno lette in lingua italiana e in lingua inglese.
I testi delle poesie sono stati raccolti in una antologia bilingue, edita dalla John Cabot University e già disponibile negli Usa, che sarà presentata nel corso dell’evento.
Il Festival, giunto alla decima edizione, è stato fondato nel 2005 dai docenti della John Cabot University, Brunella Antomarini, Berenice Cocciolillo, Rosa Filardi.
InVerse è uno degli appuntamenti più importanti dell’università americana, frequentata da giovani provenienti da 70 nazioni, e rappresenta un’occasione significativa per comprendere come la cultura italiana si trasmetta attraverso il linguaggio della poesia.
«Come università straniera in questo splendido Paese, la John Cabot University intende svolgere un ruolo speciale nella promozione degli scambi culturali fra l’Italia e gli Stati Uniti d’America. Il Festival della poesia InVerse è l’esempio più brillante di questo percorso», ha spiegato Mary Merva, vicepresidente della JCU.