“Il legame che unisce il ciclista alla sua bicicletta è, letteralmente, legame d’amore e riconoscenza, che il tempo non consuma, ma rinforza, se poi la vita li separa, in forma di ricordo o nostalgia”, queste sono le parole che l’antropologo Marc Augè ha usato per raccontare il legame storico tra l’uomo e la sua bici. Le biciclette sono sopravvissute alle guerre, ai periodi di crisi, all’avanzamento della tecnologia e al cambiamento della società, testimonianza, questa, dell’importante valore che esse hanno nella vita di ognuno di noi. Negli ultimi anni è stata la Mountain Bike a rubare le scene: questo tipo di bicicletta ha conquistato il cuore dei ciclisti off-road che, attraverso questa disciplina, percorrono strade sterrate, salite, discese e guadi. La mountain bike è la disciplina perfetta per chi vuole praticare sport all’aria aperta e stare in costante contatto con la natura. Proprio la prorompente natura sarà il palcoscenico della 23ma edizione della Costa degli Etruschi Epic che l’8 maggio vedrà sfidarsi atleti di altissimo livello internazionale.
La Costa degli Etruschi è un territorio di rara bellezza con un importante patrimonio naturale e artistico, gareggiare tra queste bellezze naturali è un’esperienza unica nel suo genere capace di regalare emozioni forti agli atleti ma anche ai loro accompagnatori che potranno sfruttare l’occasione di ammirare i professionisti sfrecciare e concedersi bellissime giornate all’aria aperta. La gara di maggio farà parte dei circuiti Rampitek e Coppa Toscana e i percorsi nei quali i bikers gareggeranno saranno due: il Marathon UCI e il Classic, minimo comun denominatore di entrambi i circuiti è il meraviglioso bosco della Magona, un vero e proprio paradiso per i ciclisti off-road e la partenza dal centro di Bibbona.
Il Marathon è un percorso lungo 68 chilometri e, una volta partiti, ci si ritroverà subito immersi nel bosco della Magona, un complesso forestale naturalistico a due passi dal mare. Il tragitto proseguirà poi con una salita di 300 metri di dislivello e una conseguente vallata in discesa che porterà i bikers direttamente nella valle del fiume La Sterza, uno dei luoghi più remoti e naturali della Costa degli Etruschi, qui il silenzio che domina su tutta l’area sarà interrotto solo dallo scroscio dell’acqua e dalle pedalate dei ciclisti. Dopo la valle ci sarà una vera e propria salita, gli atleti, infatti, dovranno affrontare a suon di importanti pedalate una salita con un dislivello di 600 metri per arrivare nel meraviglioso borgo medioevale di Sassa. Il tempo di riprendere fiato e visitarlo non ci sarà perché l’obiettivo è il gran premio della montagna, 3 chilometri più in alto, ancora lontano. Dopo questa difficilissima scalata, gli atleti si imbatteranno in uno dei Single Track più impegnativi della zona: il Single Track è un lungo tratto nel quale il corridore non può sorpassare un altro corridore a causa del restringimento del tratto di strada, per affrontare questo pezzo di circuito servirà tanta tecnica, coraggio, determinazione, grinta e fiato. Il tortuoso e impegnativo tratto porterà i corridori a ridosso del livello del mare, a metà gara circa, ma non ci sarà tempo per riprendere fiato in quanto si ritroveranno di fronte ad un’ennesima salita per poi imbattersi in un insieme di single track in salita e in discesa con una splendida vista sul mare. Una volta giunti a Bibbona, in una manciata di chilometri in pianura, si arriverà al tanto desiderato, agognato e sudato traguardo. Il secondo percorso, il Classic, ha una lunghezza di 52 chilometri ed è pressoché simile al Marathon: anche per questo tragitto si partirà dal centro della città, si attraverserà il bosco della Magona e si arriverà al fiume La Sterza. Da qui il circuito cambia e con una salita di 300 metri di dislivello si arriverà in vetta, poi una serie di Single Track in salita e in discesa accompagneranno i ciclisti fino al traguardo finale nel centro abitato di Bibbona. La gara si svolgerà tutta d’un fiato, tra importanti salite e discese vertiginose servirà tanta tecnica e tanto coraggio.