Fermate Gianluca Vacchi, almeno su Amazon Prime. Dopo le denunce degli ex collaboratori domestici del milionario a tempo di TikTok parte la tempesta sui social per chiedere ad Amazon di ritirare l’imminente docu serie dedicata all’influencer da milioni di follower e di euro in banca. L’hashtag #VacchiOut spopola sui social con promesse di boicottaggio e di disdire gli abbonamenti causa “Mucho Mas”, la docu serie sulla vita colorata e tumultuosa di Vacchi.
“Via gli sfruttatori”, “guardiamoci i documentari di storia”, “non abbiamo bisogno di chi considera i suoi dipendenti schiavi”, sono alcuni dei commenti sulla pagina di Prime. E ancora la parola d’ordine più temibile: “via Vacchi o via l’abbonamento”. La reazione degli utenti segue le denunce, pubblicate nei giorni scorsi da alcuni quotidiani, da parte di alcuni collaboratori domestici dell’influencer, imprenditore con il gusto dei balletti su TikTok. E proprio i balletti, uno degli asset imprenditoriale dell’immagine di Vacchi, sono al centro della denuncia di un’ ex collaboratrice domestica filippina che ha denunciato di essere stata maltrattata anche per non andare a tempo nei filmati. E ha lamentato turni di lavoro massacranti ma “c’era il lockdown e dovevo lavorare”. La furia di Vacchi, hanno sostenuto altri ex collaboratori domestici, arrivava anche quando dimenticavano qualcosa tipo gli occhiali o le punture di testosterone. E c’è un audio in cui lo stesso Vacchi, con modi colorati, si lamenta dei suoi collaboratori non sempre, a suo dire, perfettamente efficienti, tanto da minacciare multe da “100 euro” per ogni dimenticanza. Alla denuncia dell’ex colf ne seguono altre di ex dipendenti: sui giornali arriva quella di chi accusa “di essere stato pagato a nero per dieci anni”. Ma a casa Vacchi c’è chi sostiene che non si sta poi così male. E in un video altri dipendenti del vasto personale di servizio, almeno tanto quanto le numerose e sterminate ville, giurano che Mr Vacchi è persino generoso.
“La nostra vita non trascorre tra una frustrata, un insulto e una tazzina tirata. A noi nessuno ci obbliga a fare TikTok, a metterci un grembiule: lavoriamo per una bellissima famiglia. E il Dottore, quando alza la voce, ha l’umiltà di chiedere scusa”, dicono.
Ora l’onda di indignazione web si scaglia contro ‘Mucho Mas’, la serie sulla vita di Vacchi poco discreta e molto esagerata come del resto il titolo promette.
Fonte Ansa.it