Milano – E’ tempo di pagelle, voti ed esami: un momento di grande stress e tensione per genitori e figli che può arrivare a distruggere l’autostima dei nostri bambini e ragazzi.
E, a pochi giorni dall’inizio degli esami di maturità (il 22 giugno si terrà la prima prova) per circa 540.000 studenti delle scuole di tutta Italia, ecco gli aspetti da non sottovalutare e i consigli su come gestire al meglio, da parte di famiglie e insegnanti, questo delicata e importantissima fase della vita.
“Dobbiamo fare attenzione perché la scuola può creare, scoprire e alimentare l’autostima di bambini e ragazzi ma anche distruggerla” – ha dichiarato Sandro Marenco, il “social prof” più amato d’Italia, intervenendo a “La Giornata dell’Autostima” by Dove che si è svolta il 15 giugno a Milano. “Un brutto voto può arrivarti come una sberla, un pugno se non c’è dietro un giudizio scritto che possa trasmettere allo studente un’emozione e farlo riflettere. I ragazzi, in particolare gli adolescenti, giocano e vivono proprio sulle emozioni e ridurre tutto il lavoro degli insegnanti ad un voto non è bello né utile per nessuno. Ai miei studenti dico sempre che il voto non vi definisce, non dice chi sei tu nella vita ma solo come hai svolto quel compito di quella materia in quel preciso momento. Bisogna quindi viverlo come il livello di verifica di quella specifica performance e non di se stessi”.
Ed è fondamentale che questo importante messaggio arrivi anche ai genitori, che spesso vivono un brutto voto preso dai figli con grande amarezza e frustrazione.
“Non possiamo pensare che la scuola e la famiglia funzionino da sole, devono essere unite e lavorare sinergicamente per aiutare i ragazzi a costruire e sviluppare la propria autostima” – ha precisato Marenco, professore di inglese, tedesco e sostegno in un liceo scientifico di Alessandria. “E noi insegnanti dobbiamo ricordarci sempre che il nostro compito non è quello di <riempire delle teste> ma di cercare di educare bambini e ragazzi con le nostre parole, le nostre azioni e le nostre non azioni. Dobbiamo creare e favorire in loro una cultura del rispetto e dell’amore per il bello che c’è nell’arte, nella letteratura ma anche nelle piccole cose, senza trasformare questa ricerca in ossessione”.
Cosa consigliare quindi ai ragazzi che stanno per affrontare gli esami terminando così il proprio ciclo scolastico?
“Ho salutato i miei ragazzi di 5^ qualche giorno fa” – ha raccontato Marenco concludendo il suo intervento sul palco dell’evento Dove dedicato all’autostima – “dicendo loro che l’unica cosa che spero nella vita è di averli ispirati a creare qualcosa di meraviglioso e unico. Solo allora, infatti, un insegnante può riconoscere di aver fatto davvero bene il proprio lavoro”.
“La Giornata dell’Autostima” si è svolta come evento gratuito e aperto al pubblico – che, per il suo valore sociale, ha ottenuto anche il Patrocinio del Comune di Milano – il 15 giugno a Milano ed è stato ideato da Dove per celebrare il valore dell’autostima e il ruolo fondamentale che occupa nella vita di tutti noi.
Organizzato nell’ambito del “Dove Progetto Autostima” (attivo globalmente in 150 Paesi con l’obiettivo di aiutare, entro il 2030, 250 milioni di bambini e adolescenti a migliorare la propria autostima attraverso un programma educativo gratuito e accessibile a tutti), ha rappresentato un momento di discussione e sensibilizzazione su diversi temi legati al valore dell’autostima, dal ruolo della famiglia e della scuola alle parole tossiche legate alla bellezza sui social, dagli stereotipi sulla perfezione al valore dell’inclusività.
In 3 diversi panel si sono confrontati esperti e volti noti del mondo dei social network, tra i quali la psicoterapeuta Stefania Andreoli, Nick Cerioni, Valentina Dallari, Benedetta De Luca, The Pozzolis Family, Oxana Lipka, Sandro Marenco, Luciano Spinelli, Carly Tommasini, Beatrice Valli e Sara Ventura.
L’evento può essere rivisto integralmente al seguente link:
https://www.facebook.com/DoveItalia/videos/403410948505519