Sostenere il coraggio di un gruppo di donne afgane, contribuire in modo concreto a ricostruire
il tessuto sociale ed economico di una comunità. È la spinta alla base della partnership stretta
tra l’associazione She Works for Peace e la Cooperativa agricola Girolomoni per aiutare la
rinascita di un pastificio gestito da donne in una località nel nord dell’Afghanistan. Un progetto
che nasce per iniziativa di Selene Biffi, imprenditrice sociale attiva in Afghanistan sin dal 2009
e fondatrice di She Works for Peace.
Al centro c’è la storia di Sima, che nel 2018 avvia l’attività facendola crescere fino a
coinvolgere nella produzione 9 donne, lavoratrici che hanno storie difficili alle spalle e che in
molti casi rappresentano l’unica fonte di reddito in famiglie numerose. Questa esperienza si
interrompe con l’arrivo dei talebani, nell’agosto 2021. Ma Sima non si arrende.
Racconta Selene Biffi: “Ho conosciuto Sima lo scorso marzo a Kabul, vendeva sciarpe e abiti
tradizionali. Il mio sogno, però, è quello di poter riaprire il mio pastificio, mi ha detto. Da lì è
partito tutto. Cercavo un’azienda che non solo potesse dare un aiuto, ma che avesse una
sensibilità speciale. L’idea mi è venuta pensando che in casa consumiamo pasta Girolomoni,
una realtà che colpisce non solo per la qualità del prodotto ma per tutta la filosofia che la
anima: dal rapporto con i coltivatori al recupero dei grani antichi, passando per la sostenibilità
ambientale. Crediamo fortemente – aggiunge Selene – che questo progetto possa mostrare un
modo differente di fare cooperazione, un modo dove la ricostruzione sociale ed economica di
famiglie e comunità passi necessariamente attraverso la partecipazione, la formazione e
l’impiego femminile, grazie al supporto di imprese attente”.
Ed è così che al lavoro portato avanti da Selene e da She Works for Peace per la rinascita del
pastificio si è aggiunto il sostegno della Girolomoni: “Tre cose mi accomunano alle donne del
pastificio di Sima – dice Maria Girolomoni, responsabile Comunicazione e Pubbliche Relazioni
della Cooperativa -: la pasta, il lavoro e la famiglia. Spesso penso che sia faticoso portare
avanti tutto, ma quando ho sentito le storie di queste donne, mi sono ricordata le priorità della
vita, le ho sentite vicine. Insieme a Daniela Bellini, responsabile qualità in Cooperativa da molti
anni, abbiamo deciso di sostenerle e speriamo d’intercettare presto altri partner tra le aziende
legate alla nostra filiera e non solo, per dare continuità e permettere a Sima di alimentare la
speranza, dando lavoro alle donne di quel Paese difficile”.
Il pastificio ha già riaperto, sono 11 le donne che hanno ripreso a lavorarci, inclusa Sima. La
Girolomoni ha messo a disposizione le risorse necessarie per coprire i primi mesi di attività,
come spiega Daniela Bellini della Cooperativa: “Questi fondi sono impiegati per il salario dei
dipendenti, l’acquisto dei prodotti, l’elettricità, il trasporto dei materiali, gli strumenti per la
lavorazione e il confezionamento della pasta, un kit di primo soccorso. Un aiuto che garantisce
la sopravvivenza del pastificio fino ad agosto. Speriamo che in tanti rispondano al nostro
appello per continuare ad essere al fianco di queste donne che con determinazione vanno
avanti, malgrado un contesto che le priva dei loro diritti fondamentali”.