“Progetti di filiera ed etichettatura sono fondamentali per tutelare il made in Italy”: lo ha detto a Matera il Ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. “Progetti di filiera, sui quali riusciamo a mettere a disposizione fondi – ha detto il ministro – e, soprattutto, facendo comprendere che l’etichettatura è fondamentale. L’etichettatura made in Unione Europea non vuole dire niente. Quella made in Italy, invece, ha un senso. E quindi io lavoro sulla filiera, sui produttori. Ma soprattutto lavoro sul fatto che nel momento in cui esco fuori dal nostro Paese ho creato una filiera sana, un modo di lavorare talmente di alto livello che quando si va a proporre il made in Italy all’estero viene considerato come qualcosa di eccellenza. Ero in Cina qualche settimana fa – ha concluso il Ministro – e il collega cinese mi ha detto che quando autorizza l’importazione di prodotti alimentari italiani è tranquillo, perché ci sono i controlli giusti che permettono ai consumatori di gustare e apprezzare prodotti di altissimo livello”.
Per il rilancio dell’agricoltura italiana servono progetti di filiera
Per riassicurare reddito alle aziende agricole e di trasformazione della Campania “bisogna far partire, come fatto altrove, un progetto di filiera perché i fondi si riescono ad avere solo quando partono questi progetti di filiera”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e del Turismo Gianmarco Centinaio, parlando a Napoli con i giornalisti, a margine della chiusura del ciclo di studi della scuola di formazione della Lega.
“Importante è però trovare interlocutori che riescano a fare sintesi”, ha aggiunto il ministro.
I controlli fanno la qualità dei prodotti
I controlli nel nostro Paese “ai prodotti agroalimentari permettono agli stessi prodotti, per la loro qualità, di essere i più richiesti”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Gianmarco Centinaio, parlando a Napoli con i giornalisti a margine della cerimonia di chiusura delle scuola di formazione della Lega in Campania. “I prodotti italiani, a livello mondiale, sono considerati per la loro qualità delle eccellenze – ha proseguito il ministro – e non un caso che anche i giornali stranieri dicano che Italia è sinomino di qualità. Se noi parliamo di Dop, Igp ci devono stare dei controlli altrimenti diventa una giungla”.