Ci ha lavorato per mesi ed ora per la gioia degli appassionati dell’arte di Maurizia Nardella, in arte
Mishan, il suo ultimo lavoro è stato presentato ieri. E’ stato intitolato “22” e fra un po’ capiremo il
perchè chiedendolo direttamente a lei.
Mishan la sua arte sta facendo parlare molto di lei e tanti sono coloro i quali la stanno seguendo.
L’attesa per il suo nuovo dipinto è stata tanta ed ora è ripagata per il suo ennesimo capolavoro
“22”. Ci può raccontare qualcosa di questo suo nuovo lavoro?
L’idea iniziale dietro questo dipinto era completamente diversa dal risultato finale, ma la bellezza
del creare qualcosa sta proprio in questo, nel vederla cambiare e prendere una forma propria,
distante dalle aspettative che si avevano su di essa. La vita è questo, un costante evolvere verso una
forma nuova, un lasciarsi alle spalle il sé di ieri e lasciarsi trasportare verso qualcosa di diverso. È la
metamorfosi dell’esistenza.
Possiamo dire che questo dipinto inaugura una nuova serie nel suo modo di interpretare l’arte?
La nuova serie per questo 2023 si chiamerà “Metamorfosi” continuando sulla scia del dipinto che
porta lo stesso nome e che ho realizzato qualche mese fa. Il nome del nuovo dipinto è “22”, come i
miei anni, almeno quelli sui documenti, perché a volte mi sento ancora bambina, altre volte sento
come se la mia anima fosse più antica delle piramidi di Giza e avesse camminato tra i secoli per
arrivare qui, oggi, per scrivere queste parole e dipingere queste forme. 22 come gli anni che ho
percorso in questa vita e le versioni di me che si sono susseguite e che, anno dopo anno, hanno
lasciato spazio a nuovi pensieri, idee, obiettivi e tanto altro. Versioni che si sono lasciate alle spalle
ciò che ormai aveva perso la sua utilità per il cambiamento positivo e si sono dirette verso ciò che
poteva aiutarle.
22 rappresenta il cammino per giungere alla versione completa di sé, non quella perfetta, perché la
perfezione è solo un concetto, ma a quella versione che, dopo aver strisciato per terra sotto forma di
bruco, può finalmente volare libera e leggera come una farfalla, al termine della sua metamorfosi, la
metamorfosi dell’esistenza.
Dopo le affermazioni fatte non ci resta che augurare all’artista abruzzese di godersi il successo.
Quel successo che neanche una settimana fa le ha portato in dote l’ultimo dei suoi riconoscimenti
vale a dire il premio nazionale “Roberto D’Orazio”.