Nasce a Bologna la prima “Rage Room”, un luogo in cui ciascuno può dare libero sfogo alle proprie frustrazioni distruggendo letteralmente tutto ciò che gli capita a tiro. Chi di noi non ha mai sognato almeno una volta di distruggere tutto?
(GreenMe)
Si chiama rage room, stanza della rabbia. È un luogo appositamente ideato per liberarsi da quel sentimento che ci fa sentire sottosopra, che a volte non permette di essere lucidi. Esiste davvero ed è a San Lazzaro di Savena, a due passi da Bologna. Un posto un po’ sopra le righe in cui è possibile spaccare oggetti per cercare di sfogare questo sentimento.
Nella stanza della rabbia si entra con un unico pensiero: sfogarsi. Il come è del tutto personale: si può urlare ma anche rompere tutto quello che c’è all’interno. E per farlo viene fornito anche apposito equipaggiamento, come casco e protezione per mani, viso e gambe.
L’idea si deve a due ragazze, Sissy e Sonia che spiegano: “Nella Rage Room viene data la possibilità di entrare, urlare e rompere tutto quello che c’è all’interno. Sonia ha sempre sognato di andare in garage o cantina a spaccare tutto e urlare nei momenti di stress e rabbia, ma non lo ha mai fatto perché aveva paura che i vicini chiamassero i carabinieri”.
“Abbiamo un ampio spazio e attrezzature dedicate, oggetti da distruggere e tanta voglia di fare. Venite a conoscerci, siamo a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna” dicono sul sito ufficiale.
Per entrate nella stanza della rabbia e dare libero sfogo ai propri sentimenti sono a disposizione tre pacchetti: uno da 10 minuti al costo di € 25,00, che mette a disposizione oltre all’equipaggiamento anche 2 mobili potenzialmente da spaccare e 15 bottiglie/vasetti; una seconda opzione da 15 minuti al costo di 30€ con annessi 3 mobili e 20 bottiglie/vasetti da rompere e infine la terza che allunga i tempi di sfogo a 20 minuti e alla “modica” cifra di 40€ mette a disposizione 4 mobili e 25 bottiglie/vasetti.
Sissy non ha dubbi: “Il 90% della popolazione ha sognato almeno una volta nella vita di poter spaccare qualcosa per sfogare rabbia, stress, tensione. In due mesi abbiamo realizzato l’opera con l’aiuto di persone che hanno capito e creduto nel nostro progetto e ci hanno appoggiato”.
Per le ideatrici è un luogo dedicato a chi ha bisogno di rilassarsi in modo non convenzionale. Che ne pensate? Di certo è un’iniziativa che raccoglierà tante critiche quanti consensi. Voi la provereste?