Sulla vicenda dell’acqua griffata dalla fashion blogger, venduta alla modica cifra di 8 euro a bottiglia, interviene il sindaco di Codognè (Tv) rivendicando il valore della scelta di consumare acqua pubblica. Che è buona, economica e non inquina
Quanta acqua pubblica potremmo bere al costo di otto euro? Questa volta a fare (scherzosamente – ma neanche troppo) le pulci alla fashion blogger Chiara Ferragni e alla sua ormai celebre acqua Evian da otto euro a bottiglia, ci ha pensato un sindaco del trevigiano, Roberto Bet, primo cittadino del comune di Codognè. Il quale ha postato su Facebook un ragionamento di lampante buon senso, che ci ricorda quanto sia economico e naturale consumare la cosiddetta “acqua del sindaco”: l’acqua dell’acquedotto pubblico, buona, salutare e soprattutto economica. Come per principio dovrebbe sempre essere l’acqua.
“Pensate che al costo di 8 euro che spendereste per comprare una bottiglietta da mezzo litro di acqua Evian firmata da Chiara Ferragni – scrive il sindaco – potete prendere nella casetta dell’acqua di Piave Servizi (azienda locale del servizio idrico integrato, ndr) 400 litri di ottima e buonissima acqua e per di più il contenitore lo potete scegliere voi!”.
Ci aggiungiamo un valore ulteriore: bere acqua pubblica consente non solo un notevole risparmio economico, ma anche una maggiore tutela dell’ambiente. Proprio Piave Servizi ha calcolato che, utilizzando le “case dell’acqua”, erogatori pubblici che fungono da moderne fontane, le famiglie dei territori interessati risparmierebbero complessivamente 90.000 euro ed eviterebbero l’impiego di 400.000 bottiglie in plastica, corrispondenti a 14,3 tonnellate di PET da produrre e smaltire, 33.300 kg di petrolio, 250 mc di acqua, 90.000 kg di CO2 (per produzione e trasporto) e 40 auto treni in meno sulle strade.
Insomma, non consumando l’acqua della Ferragni staremmo meglio tutti: non si pagherebbero le alte commissioni del suo marketing e avremmo pure la coscienza a posto per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente che ci circonda.
E se ancora ci fossero scettici e inveterati sostenitori della “qualità” a otto euro, il sindaco Bet ha pronto un invito gratuito per loro: “se venite domenica 14/10 a Codognè – scrive – in occasione della 18ma festa della mela cotogna e della 1 fiera veneta delle piccole produzioni locali troverete un distributore gratuito dell acqua per tutta la giornata!”.
“La sfida, ovviamente scherzosa – conclude il sindaco – alla famosa blogger va intesa tra due modelli di società a confronto, da una parte le comunità locali, con i prodotti genuini di altissima qualità e a basso costo, come l’acqua a km zero del nostro servizio idrico, le piccole produzioni locali, i prodotti tipici che proprio in occasione della Festa delle mela cotogna di Codognè di domenica 14/10 verranno valorizzati; dall’altra parte il consumismo fine a se stesso dei marchi ricercatissimi, costosissimi ma che non trasmettono alcun valore sociale, anzi che diventano degli esempi poco edificanti per i nostri giovani”.