ROMA. “Con la prossima delega fiscale verrà data maggiore enfasi al Tax Control Framework, strumento importante per la prevenzione di violazioni tributarie e la salvaguardia della reputazione e del patrimonio dell’impresa. Ci dovrà essere un TCF di settore, per questo arriveranno anche semplificazioni sugli accertamenti: l’obiettivo è dare agli operatori le risposte attese da anni. Abbiamo previsto innovazioni anche sul versante sanzionatorio amministrativo, si valuterà quello penale e si potranno considerare situazioni in cui introdurre eventuali alleggerimenti”. Lo ha detto Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze, intervenendo al convegno “Il Tax Control Framework come strumento di prevenzione dei reati tributari”, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma.
Per Giovanni Battista Calì, presidente dell’Odcec di Roma, “l’adozione di modelli di controllo del rischio fiscale produce importanti effetti positivi sia per il Fisco che per le Imprese e ciò ben oltre la sua rilevanza ai fini della normativa sulla responsabilità amministrativa delle società derivante da reato e della normativa sulla cooperative compliance. È un cambiamento culturale nel cui ambito i Commercialisti svolgono un ruolo cruciale in quanto esperti al contempo di sistemi di controllo e di fiscalità”.
L’incontro è stato organizzato dalla commissione Responsabilità degli Enti ex d.lgs. 231/01 dell’Odcec di Roma presieduta da Carlo Ravazzin: “l’adozione in azienda di sistemi evoluti di gestione dei rischi fiscali sarà sempre più considerato un valore aggiunto per le imprese sia nei rapporti con l’Amministrazione Finanziaria, che valuta molto positivamente l’esistenza in azienda di sistemi di tax control framework, sia in caso di contestazione di ipotesi di reato tributario. Ed è proprio per questa ragione, vista la stretta connessione tra i sistemi di tax compliance e la gestione dei rischi rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231 che abbiamo pensato di organizzare questo evento”.
Per Vincenzo Carbone, Direttore Centrale Grandi Contribuenti ed Internazionale dell’Agenzia delle Entrate, l’ampliamento della cooperative compliance “inquadrata in un contesto di legge delega che vedrà numerose novità, segnerà una svolta importante. È uno strumento nel quale crediamo e pensiamo sia la strada giusta per arrivare ad un rapporto trasparente e collaborativo con le imprese”.
Al convegno sono anche intervenuti Alessandro Bucchieri, Head of Tax Gruppo Enel, Luigi Marotta, Head of Tax Affairs Italy presso ENEL S.p.A., e Fabio Capozio, CFO presso Aeroporti di Roma Spa, che hanno presentato la loro esperienza in materia di tax control framework nei gruppi di appartenenza.