Venezia è tra le mete più visitate ogni anno dai turisti. Crescono bed & breakfast ovunque che determinano la rabbia degli albergatori per i prezzi ridotti. Una città che ha problemi di trasporto pubblico e dove si trovano con difficoltà agenti
Benvenuti a Venezia. Finora quest’anno si registrano già 12 milioni di pernottamenti. E la stagione non è finita visto l’autunno decisamente caldo e fuori stagione in corso.
Benvenuti a Venezia dove nel giro di pochi anni sono sorti 6500 Bed and Breakfast, senza contare chi affitta camere in nero o appartamenti interi a prezzi decisamente accessibili e che mandano in bestia gli albergatori che a loro volta, devono abbassare le pretese.
Benvenuti a Venezia dove nei pontili (che nelle altre città sarebbero le fermate dei bus) di fronte alla stazione è difficile capire dai display e dai cartelli mancanti quale è la direzione piazza San Marco. E non una piazza qualsiasi. Si trovano dei numeri 5.1 o 4.2 che ci ricordano più formule algebriche. E che la società che gestisce il trasporto acqueo e su terra è l’Actv con circa 2mila dipendenti, molti dei quali imboscati negli uffici e con presidenti e direttori generali che guadagnano compendi da capogiro. E che nelle ore si punta quando la gente si reca al lavoro e ci sono numerosi turisti ai pontili non si programmano corse in più ma si creano solo disagi. Non ci possono raccontare che hanno difficoltà con la cassa visto che un biglietto del vaporetto ad un “non possessore Imob” costa 7,5 euro.
Benvenuti a Venezia dove dalla stazione ferroviaria a piazza San Marco è difficile trovare un agente della polizia locale. E dopo si lamentano perché i giovani imbrattano i leoncini della piazzetta San Marco.
Benvenuti a Venezia dove nella nuova stazione ferroviaria di Santa Lucia con negozi stile “Las Vegas” non esiste più un’edicola. E parliamo si una stazione internazionale dove arrivano turisti da tutto il mondo.
Foto sotto: i pontili “rebus” dei vaporetti a Venezia