Rispetto a dieci anni fa, gli italiani oggi passano più tempo in coda agli sportelli dei servizi della pubblica amministrazione.
Non bastano tutti i progressi tecnologici fatti nel frattempo: l’inefficienza della burocrazia è ancora ai massimi livelli.
A testimoniarlo un report elaborato da Confartigianato, dove si è misurato l’impatto delle inefficienze della pubblica amministrazione sulle imprese.
Nello studio viene inoltre specificato che quest’anno l’Italia è al 24esimo posto tra i Paesi dell’UE per il grado di soddisfazione dei cittadini verso i servizi pubblici e che in media PMI e imprenditori perdono circa 238 ore l’anno (circa 10 giorni) per gli adempimenti fiscali.
Con l’obiettivo di far perdere sempre meno tempo alle persone e permettere alla tecnologia di assolvere il proprio compito, nasce SmartCaf, il primo CAF in Italia interamente online.
Due sono le linee di business gestite dalla startup: da un lato, SmartCaf svolge la funzione di canale di trasmissione tra i centri di raccolta e i propri clienti. Con l’obiettivo di supportare e velocizzare il lavoro delle realtà già presenti sul territorio, di commercialisti e di altri professionisti, la startup infatti gestisce per loro conto determinati servizi: dall’accoglienza delle richieste degli utenti, alla gestione autonoma di tutte le pratiche e – una volta elaborato tutto – l’invio di tutti i dati e i documenti al centro di raccolta.
Dall’altra, tramite una piattaforma di facile utilizzo, si rivolge direttamente ai cittadini occupandosi dei principali servizi che solitamente si domandano al CAF, come modello 730, ISEE, richieste NASPI ecc.
In pochi click l’utente può ottenere i documenti di cui ha bisogno, guadagnando tempo e soldi, senza spostarsi da casa.
“Siamo nati in un periodo dove la necessità di servizi digitali legati al mondo della burocrazia era elevata. Mentre molti si improvvisavano esperti commercialisti senza avere le competenze giuste, mi sono reso conto di poter sviluppare un servizio partendo da un’email e un file excel compilato manualmente e migliorandolo di volta in volta. SmartCaf è nato così, per permettere al cittadino di ogni età di evitare lunghe code richiedendo un dispiego di una pratica” spiega Hamdy Mehisen, fondatore di SmartCaf.
Dalla creazione del servizio, gli utenti che si sono affidati a SmartCaf hanno registrato una crescita del 400%: da 10mila nel 2022 oggi gli utenti online hanno superato quota 35 mila, puntando a raggiungere i 40mila entro la fine dell’anno.
Non solo: i centri di raccolta entrati a far parte del circuito di SmartCaf sono passati dall’essere poco più di una decina a essere quasi 100 nel giro di pochi mesi, perlopiù distribuiti nelle città di Milano e provincia, Modena e Livorno.
Solo il 28% delle amministrazioni locali consente agli utenti di completare online le pratiche amministrative
Proseguendo la lettura del report di Confartigianato, possiamo scoprire che in Italia, sulla bassa qualità dei servizi, influisce uno scarso utilizzo delle tecnologie digitali.
Infatti in media solo il 28% delle amministrazioni locali consente agli utenti di completare online le pratiche amministrative e, se richiesto, di effettuare il pagamento via web.
Dato che sale al 35% nel Centro-Nord, mentre crolla al 13% nel Mezzogiorno. E i tempi di attesa in fila negli uffici pubblici si allungano, con l’innovazione tecnologica che non sembra aver migliorato la burocrazia.
SmartCaf desidera fare un passo in più e rivolgendosi sia all’utente online che ai centri di raccolta, desidera sfruttare le potenzialità della tecnologia per realizzare un servizio utile concretamente e non solo in apparenza.
Il servizio di SmartCaf si basa sulla firma elettronica avanzata, che ha assoluto valore legale in Italia e permette di velocizzare la compilazione e dispiego di numerose pratiche.
Ogni persona può richiedere in pochi click un servizio e sarà SmartCaf a elaborare la pratica nel giro di 6 ore.
Attivo 7 giorni su 7, il servizio di SmartCaf è interamente digitale ed è attivo in tutta Italia; ad oggi il team di SmartCaf è composto da 18 persone.
La startup punta a raggiungere entro la fine del 2024 più di 200 centri di raccolta e registrare un fatturato di almeno 2 milioni di euro. L’obiettivo successivo è quello di far conoscere il proprio servizio anche all’estero.
“Lavorando già all’interno del settore, mi sono accorto nel 2019 che il problema più grande era, oltre che la lentezza nella gestione delle pratiche, degli appuntamenti e dei tempi di attesa, la necessità di alcune piccoli centri di raccolta di integrare alla loro offerta i servizi di CAF e patronato. Senza competenze e fondi, per la maggior parte delle attività era impossibile da fare e con SmartCaf vorrei poterli aiutare per migliorare il lavoro e fornire un servizio più celere ed efficace ai propri clienti.” aggiunge Mahisen